Dopo le tardive e meditate dichiarazioni rilasciate da Matteo Renzi sul caso Banca Etruria, finalmente anche Federico Ghizzoni, ex ad di Unicredit dal 2010 al 2016, risponde ai giornalisti, ma le poche frasi da lui pronunciate non tolgono dai guai Maria Elena Boschi e, al contrario, alimentano i dubbi sul suo operato. La presunta ‘gola profonda’ - che avrebbe rivelato al giornalista Ferruccio De Bortoli il tentativo della Boschi di convincerlo a comprare la disastrata banca aretina gestita anche dal babbo Pier Luigi - comunica che parlerà della vicenda soltanto se convocato dalla commissione di inchiesta sulle banche che dovrebbe essere istituita a breve.

Inoltre, Ghizzoni non smentisce le parole di De Bortoli e, anzi, resta molto evasivo, provando a scaricare sulla classe politica la responsabilità del pasticcio combinato con Banca Etruria. Certo è che, il suo silenzio su Meb suona quasi come una conferma di quanto scritto dall’ex direttore del Corriere della Sera nel suo libro Poteri forti (o quasi).

L’intervista di Ghizzoni a Repubblica

Quella pubblicata questa mattina, 15 maggio, dal quotidiano diretto da Mario Calabresi, non è una vera e propria intervista a Federico Ghizzoni. Il banchiere, assediato dal circo mediatico dei giornalisti, si è rifugiato nella sua casa di campagna in Val Trebbia, a Scrivellano in provincia di Piacenza. Qui, nonostante i continui “no comment” pronunciati, non ha resistito alla pressione dichiarando di voler parlare pubblicamente della vicenda Boschi-Etruria soltanto quando verrà eventualmente convocato dalla commissione di inchiesta (salvo imprevisti, istituita entro fine maggio).

Anche se dichiara di non voler parlare, Ghizzoni parla lo stesso per dire che “non si può mettere in mano a un privato cittadino la responsabilità della tenuta di un governo”. Quello che coinvolge il sottosegretario del governo Gentiloni, aggiunge, “è un caso della politica” e quindi “sarebbe dovere e responsabilità della politica risolverlo”.

Concetti molto vaghi che, a conti fatti, contribuiscono a rafforzare il sospetto che quanto scritto da De Bortoli corrisponda a verità.

Secondo Ghizzoni, inoltre, qualsiasi parola da lui pronunciata in questo momento “sarebbe strumentalizzata da una parte politica contro l'altra, e contro di me. Oltre poi al fatto che quando studiavo da banchiere mi hanno insegnato che la riservatezza è una virtù”.

Considerazioni sibilline e quasi ironiche di un uomo che si sente “assolutamente sereno” e si prepara, insieme al suo avvocato, ad una eventuale querela della Boschi che, però, ancora non è arrivata.