Tutta colpa di un cane che non c'è. Guai giudiziari per l'ex star dell'eros ed ex parlamentare italiana Ilona Staller, 65 anni, conosciuta con il nome d'arte di "cicciolina", che torna a far parlare di sé per una vicenda poco "onorevole".

Ieri è stata condannata dal giudice monocratico a un anno di reclusione per una tentata truffa ai danni di un'assicurazione. I fatti risalgono al 2011, quando l'ex regina del porno ungherese naturalizzata italiana si presentò all'ospedale romano Villa San Pietro con una ferita a un dito, lamentando d'essere stata morsa da un cane, ma rifiutando di fare l'antitetanica, per poi andarsene a casa.

Seguì una richiesta di risarcimento che si è rivelata essere a dir poco infondata.

La richiesta di risarcimento e gli accertamenti

L'ex pornostar, conosciuta in Italia anche per la sua parentesi politica come parlamentare nelle fila dei radicali, nel novembre 2011 si presentò in un ospedale romano con una ferita a un dito dicendo che era stata provocata dal morso di un cane. Ma dopo le prime cure, rifiutò di sottoporsi a un'antitetanica facendo già insospettire i medici.

Dopo qualche mese, Cicciolina fece una richiesta di risarcimento alla sua assicurazione, presentando un certificato medico che dichiarava tre mesi di inabilità al lavoro. Ma la documentazone presentata alla compagnia da parte di Giancarlo Strani, anche lui a processo con la pornostar ungherese, non era regolare come accertato.

Si è appurato, infatti, che i referti e la documentazione fiscale presentati erano stati compilati da chi non era in possesso della relativa abilitazione medica. In altri termini, Strani, che è solo un amico della Staller ed è stato condannato a sei mesi per esercizio abusivo della professione, ha esercitato falsamente l'attività di medico.

L'assicurazione ha accertato che il nome di Strani non era nell'elenco dei medici iscritti all'Ordine. Dopo l'accertamento, la compagnia assicurativa ha presentato una denuncia nei confronti dell'ex pornostar e del sedicente medico per tentata truffa. Ieri la sentenza del giudice monocratico li ha condannati rispettivamente a un anno di reclusione e a sei mesi.

Dalla carriera parlamentare ai guai giudiziari con l'ex marito

Cicciolina è stata onorevole per una sola legislatura, dal 1987 al 1992, nelle liste del partito radicale e leader del cosiddetto "Partito dell'amore" con Moana Pozzi. All'epoca presentò una ventina di proposte di legge di cui non resta traccia eccetto che negli archivi della Camera tra cui quella sull'affettività dei detenuti, i parchi dell'amore, l'insegnamento del sesso nelle scuole, le tasse ecologiche sulle auto, il no alle pellicce.

Oggi ha un vitalizio come parlamentare "pensionata" di 3 mila euro al mese. Non nuova alle aule giudiziarie, Cicciolina ha avuto una controversia giudiziaria con l'ex marito Jeff Coons, il miliardario artista e scultore statunitense, in merito all'affido del figlio, Ludwig Maximilian, oggi ventenne, su cui l'ex star a luci rosse ha avuto la peggio con tanto di salatissima parcella da pagare e pignoramento sul suo conto corrente.

Al punto che 2 anni fa aveva chiesto agli uffici di Montecitorio di pagarle il vitalizio in contanti per salvare i soldi. Ora questo nuovo scivolone le impedirà di fare i suoi spettacoli ed esibizioni soprattutto all'estero, perché dice che l'Italia le ha voltato le spalle.