Altra tegola per il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump, stavolta il caso scoppia a seguito della sua decisione di rimuovere dall'incarico l'attuale capo dell'FBI. Ad avanzare l'ipotesi del possibile intrigo è la testata giornalistica russa Pravda, la quale alle seguito delle dichiarazioni di un esperto del settore ha sottolineato come il licenziamento del capo dell'FBI James Comey avrebbe a che fare con l'accusa fatta nei confronti dei federali americani, in merito ad alcune possibili intercettazioni telefoniche effettuate sul conto di Trump.

Trump si sarebbe vendicato per quanto accaduto in campagna elettorale

Un licenziamento quello di Comey, che visto come episodio singolare potrebbe passare agli occhi di tutti come l'ennesima scelta di potere di Trump, in realtà secondo quanto spiegato da Pravda, sembrerebbe che alla base della decisione presa dal presidente degli Stati Uniti ci possa essere una possibile ripercussione, inerente al lavoro svolto dagli agenti dell'FBI in piena campagna elettorale e sotto la supervisione dell'ex presidente Obama. Fonti vicine alla Casa Bianca avrebbero riferito di presunte intercettazioni telefoniche sul conto di Trump che avrebbero mirato a far screditare e far perdere voti a quello che poi è diventato l'attuale presidente.

Anche Vladimir Putin entrerebbe nell'intrigo di Donald Trump

Le presunte intercettazioni telefoniche sul conto di Trump, oltre ad aver avuto il possibile compito di screditare l'uomo in corsa alla Casa Bianca, avrebbero anche scoperto di un presunto appoggio della Russia, ossia di Putin, nella campagna elettorale di Donald Trump.

I giornalisti parlano di una fatale casualità tra la rimozione del capo dell'FBI ed il successivo incontro istituzionale tra Donald Trump ed il ministro degli esteri Russo in visita a Washington. Alla base delle problematiche inerenti tra U.S.A e Russia ci sarebbe, oltre alle visioni diverse inerenti al regime Siriano di Assad, il quale è alleato di Putin, anche la vicenda che vede come protagonista principale il dittatore Nord Coreano Kim Jong-un.

Le supposizioni arrivano anche dell'America

Non sono solo i giornali russi a presumere alla rivendicazione di Trump nei confronti del capo dell'FBI, anche la testata giornalistica ABC News ha pubblicato un articolo in merito alla vicenda che conferma le supposizioni avanzate dai Russi. Si attendono eventuali risvolti della vicenda, al momento però i media restano attenzionati all'incontro tra Trump ed il ministro degli esteri Russo.