"Donne single a Monza" e "Donne single a Lecco" questi i titoli dei due ebook messi in vendita a 7 euro l'uno e divulgati da una associazione culturale no profit di promozione sociale. Il presunto autore, Antonio Marongelli, un 49enne di origini calabresi, si dichiara - rispondendo alle domande de Il Giorno, edizione di Lecco - molto amareggiato e dispiaciuto per quanto successo, in quanto pare si sia limitato a riprendere gli status di Facebook, facendo un copia e incolla delle schermate che sono, per l'appunto, già pubbliche. Ma lo slogan usato per promuovere la vendita, ovvero "al costo di un singolo drink!

Quanto tempo impiegheresti per cercarle tutte?" lascia più di un dubbio sulla buona fede dell'uomo.

Ebook incriminati, molte donne hanno sporto denuncia

"La reputo una grande mancanza di rispetto, il fatto che io sia single non significa che sia a caccia di uomini o che voglia essere trovata ed identificata per questo mio status" mi dice una ragazza finita suo malgrado nell'ebook e che preferisce rimanere anonima. E continua: "Al lavoro mi hanno preso tutti in giro, dal 23 aprile (giorno in cui è uscita la "guida", ndr) è un continuo sfottio. Quello che decido di pubblicare su un social network è una mia scelta, ritrovarmi in un catalogo è inaccettabile". Nelle liste dei fatidici ebook sono finite donne di tutte le età e persino una disabile.

L'autore degli ebook si difende: 'Sono un femminista'

Ma l'autore continua imperterrito nella sua difesa: "Sono profondamente femminista, forse anche a causa di questa mia assenza di pregiudizi, non vedo la malizia dove altri la colgono. Non ho fatto nulla di male, intendevo solo raccogliere fondi per il mio Comitato culturale per organizzare concorsi letterari.

Ho utilizzato dati accessibili a chiunque". Non solo, il sig Marongelli ci tiene anche a precisare di aver reso un servizio facendo "solo risparmiare tempo agli uomini".

Chiesto l'intervento delle 'Iene'

Ma le donne proprio non ci stanno e pare che abbiano richiesto il tempestivo intervento delle Iene, il programma di Italia 1, noto per la sua efficacia nello smascherare imbrogli e frodi.

Vedremo cosa avrà da ribattere l'eclettico imprenditore. Questa vicenda si unisce ad altre, sempre più numerose, per farci riflettere ancora una volta sull'uso dei sull'uso dei social e della rete. Un campo dove la legislatura è in continuo aggiornamento e che lascia sempre molto da discutere. Dove finisce la nostra libertà se decidiamo di esporci sulle piattaforme sociali? Ai giudici l'ardua sentenza...