"La Cassazione afferma il dovere dell'immigrato di rispettare i valori culturali e giuridici del Paese ospitante", sono state queste le parole pronunciate dalla Suprema Corte la scorsa settimana a proposito di un Sikh indiano intento ad indossare il "kirpan" (pugnale sacro della religione Sikh). Condannato dal Tribunale di Modena al pagamento di un'ammenda per il porto di un'arma idonea all'offesa, il Sick ha ricevuto l'appoggio e la mobilitazione dell'intera comunità Sick presente in Italia, comunità che in questi giorni ha pubblicato diversi comunicati informativi atti a ribadire l'estraneità della questione kirpan rispetto al discorso giuridico (essendo un simbolo sacro), sotto tutela dell'art.19 della Costituzione.

Il paradigma del sacro pugnale

La comunità Sikh ha tentato così di spiegare il paradigma attraverso cui un seguace del Sikhismo indossa, pensa ed usa il kirpan, un oggetto che assume il valore di simbolo sacro nella religione Sick e che, parimenti al crocifisso per i cristiani, un fedele Sikh non userebbe mai per offendere. Un sikh che usasse il pugnale sacro in tal modo risulterebbe addirittura blasfemo agli occhi della sua comunità. Al di là di quelle che potrebbero sembrare anche solo belle parole a difesa della possibilità di indossare un coltello, seguono i dati a proposito dell'estrema pacificità dei Sikh in Italia come in altre nazioni, "Non ci sono casi registrati al mondo in cui un Sikh battezzato abbia usato il kirpan con scopo offensivo".

"In Inghilterra i Sikh portano liberamente il kirpan. In Canada addirittura ci sono membri del parlamento che sono Sikh battezzati e quindi portano il pugnale con gli altri elementi distintivi della religione, svolgendo tranquillamente il loro lavoro". La pacificità e l'ottima integrazione della comunità Sick italiana è stata ripresa di recente attraverso la notizia della donazione di una macchina alla Protezione Civile di Novellara da parte del Tempio Sick di Novellara (nel 2015 è stata donata invece un'ambulanza alla Croce Rossa).

Verso una legge sulla misura del kirpan

"Abbiamo proposto al ministero dell’Interno una riduzione delle dimensioni del kirpan, che non sono fisse, all’interno della pratica per il riconoscimento della religione. Stiamo cercando compromessi per trovare le condizioni per riuscire comunque a portarlo» ha affermato Jaspreet Singh, vicepresidente della Sikhi Sewa Society, a proposito della questione kirpan.

Stand aperto al pubblico a Bari l'11 giugno

Il sikhismo è una religione monoteista nata in India settentrionale nel XV secolo, basata sull'insegnamento di dieci guru che vissero in India tra il XV ed il XVII secolo. Domenica 11 giugno a partire dalle 10 si terrà in via Argiro a Bari la "Festa del turbante", un evento durante il quale sarà possibile conoscere quali siano le basi del sickhismo e chi fossero questi famosi dieci guru. Saranno distribuiti gratuitamente piccoli testi e qualche depliant a proposito di questa religione monoteista poco conosciuta in Europa. Sarà mostrata anche la procedura attraverso la quale i fedeli Sikh indossano il turbante, dando la possibilità anche al pubblico di provare la fasciatura sul proprio capo. Una giornata all'insegna dell'integrazione e della conoscenza o, perchè no, di un selfie diverso.