Il tar del Lazio ha accolto la contestazione delle nomine di cinque direttori museali, effettuate nell'agosto del 2015 dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. La sentenza ha annullato l'assegnazione del Parco archeologico di Paestum a Gabriel Zuchtriegel e del Palazzo ducale di Mantova a Peter Assmann. Gli altri direttori coinvolti sono quelli di Modena, Taranto e Reggio Calabria.

La sentenza del Tar del Lazio

I ricorsi sono stati proposti da Giovanna Paolozzi Maiorca Strozzi e Francesco Siriano, iscritti a loro volta nel concorso del 2015.

Il tribunale ha accolto la contestazione, dichiarando che il bando di concorso indetto non ammetteva la partecipazione di cittadini non italiani. Nessuna norma derogatoria, infatti, consentiva il reclutamento di dirigenti fuori “dalle indicazioni espresse dall'art. 38 d.lgs. 165/2001”. Inoltre, se si voleva estendere la partecipazione anche a cittadini non italiani, “il legislatore lo avrebbe detto chiaramente”.

Il Tar: "Motivazioni criptiche e involute"

Inoltre, i giudizi espressi dalla Commissione in merito ai minimi scarti di punteggi dovevano essere più “puntuali e più incisivi”, invece che proporre “motivazioni criptiche e involute”. Questo alla luce anche del fatto che l'ingresso e la vittoria del bando era anche condizionato “da un apprezzamento minimo della commissione in favore dell'uno o dell'altro concorrente, dato da imporsi, in questo caso, una puntuale e analitica giustificazione in ordine dell'assegnazione di ciascun punto con riferimento ai dieci candidati ammessi al colloquio”, così dichiara una delle due sentenze.

"Mancanza di trasparenza nella prova orale"

Altro punto cardine è la trasparenza della prova orale, la quale non si è svolta a porte aperte, ma a porte chiuse, non assicurando “principi di trasparenza e parità di trattamento dei candidati”. La sentenza dichiara, infatti, che “occorre che durante le prove orali sia assicurato il libero ingresso a chiunque voglia assistervi”, compresi gli altri candidati.

Le parole del ministro Franceschini

Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha affidato a Twitter il suo commento in merito alla decisione del Tar del Lazio: “Il mondo ha visto cambiare in due anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di cinque direttori. Non ho parole, ed è meglio così” ha scritto.

Ha, inoltre, sottolineato il proprio stupore per via del fatto che il Tar “abbia definito questa procedura magmatica: la selezione internazionale è stata svolta da una commissione imparziale”. È bene ricordare, infine, che, come già sottolineato dal ministro, negli ultimi anni i visitatori dei musei coinvolti abbia registrato un incremento dei visitatori tra il 30% e il 50%. Le iniziative promosse sono molte, fra mostre e rievocazioni storiche, e questo ha consentito ai siti coinvolti di poter trovare nuovo pubblico.