Il trasporto di merci via fiume è un modo di commerciare usato dagli esseri umani sin dall'inizio dei tempi che si è evoluto con il passare dei secoli e con le tecnologie più sofisticate che hanno permesso di fare tragitti molto più lunghi in molto meno tempo. Anche le navi si sono adeguate alle nuove esigenze di trasporto e son diventate via via più grandi in modo da accogliere al loro interno la maggior quantità possibile di merce: ormai le portacontainer fluviali non hanno niente da invidiare in termini di grandezza alle loro omologhe che ogni giorno solcano gli oceani.

I trasporti che cambiano

Il problema dell'inquinamento provocato dai carburanti e dai gas di scarico è arrivato a toccare da vicino anche i fiumi, che hanno un ecosistema molto fragile e delicato fatto di pesci ed altri animali di acqua dolce molto sensibili alle variazioni di acidità dell'acqua di origine antropica, senza contare la flora fluviale che soffre per i cambiamenti climatici e per il disboscamento selvaggio. Sono allo studio nuovi sistemi per rendere il trasporto di merci via fiume molto più green e sostenibile per l'Ambiente e anche per noi esseri umani, perché gli inquinanti che finiscono sulle merci alla fine entrano in contatto con il nostro corpo provocando danni gravissimi alla salute.

Motori più efficienti e meno inquinanti e biocarburanti possono essere delle soluzioni molto valide per ridurre l'impatto ambientale della navigazione fluviale.

Il progetto Prominent

In Romania alcune compagnie che si occupano di navigazione fluviale stanno lavorando ad un innovativo progetto chiamato Prominent che consiste nel misurare l'impatto ambientale delle navi mercantili e trovare nuovi metodi navigazione più green, per risparmiare tempo e denaro rispettando l'ecosistema fluviale.

Il trasporto fluviale deve necessariamente modernizzarsi per essere al passo con i tempi, sostengono gli ideatori del progetto, e deve essere in grado di rispondere ai più elevati standard qualitativi in termini di emissioni inquinanti e di rumore. "L'obiettivo è quello di usare filtri e catalizzatori di nuova generazione. Cerchiamo anche di ridurre i costi almeno del 30%, un possibile traguardo visto che presto questi nuovi prodotti saranno sul mercato. Per quanto riguarda l'installazione i costi sono più alti per i cantieri navali ma bisogna tenere conto che c'è meno necessità di manutenzione e i nuovi filtri durano più a lungo", spiga un ingegnere coinvolto nel progetto.

Impatto sull'occupazione

Quello che più preoccupava i lavoratori del trasporto fluviale era l'impatto sull'occupazione, perché molto spesso una maggiore automazione significa meno posti di lavoro e una ricaduta molto negativa sul tessuto sociale delle aree interessate. Gli ideatori del progetto Prominent hanno promesso che le innovazioni saranno fatte rispettando i lavoratori e valorizzando al massimo le loro capacità e competenze: in futuro potranno esserci anche nuove assunzioni per operai specializzati in sistemi di navigazione green.