Due ragazzi di origine albanese e poco più che maggiorenni sono stati trovati morti a qualche metro l'uno dall'altro in una vecchia cava dismessa in fondo a un dirupo, in località Acquasanta nel comune di La Spezia. Secondo i primi accertamenti medico-legali, sarebbero morti da tre giorni, nella notte tra domenica e lunedì. Quel che è certo finora, in attesa dell'autopsia che sarà effettuata domani, è che sui loro corpi non c'è alcun segno di violenza, di ferite d'arma da fuoco o di taglio.

L'ipotesi degli inquirenti è che siano precipitati dalla litoranea sovrastante e abbiano perso la vita facendo un volo di 40 metri nella fuga dopo un tentato furto in una villa della zona.

Il ritrovamento dei corpi

Di uno dei due giovani che è stato identificato, Fabiol Kycyku, meccanico albanese di 19 anni, non si avevano notizie da qualche giorno. I familiari avevano denunciato la scomparsa, anche lanciando appelli tramite la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?". Resta ancora da identificare l'altro cadavere, probabilmente si tratta un suo connazionale. I corpi dei due ragazzi sono stati trovati dai vigili del fuoco dopo la segnalazione di un loro amico che era andato a cercarli proprio in quei luoghi, evidentemente sapendo dove potevano essere. L'informatore è stato poi a lungo interrogato in Questura e la sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti. Sul posto, dopo la segnalazione, con il 118 sono intervenuti polizia, carabinieri e il medico legale.

L'ipotesi di un tentato furto

Secondo la polizia che sta conducendo le indagini, domenica notte i due ragazzi avrebbero tentato un furto in una villa situata sulla Litoranea che conduce alle Cinque Terre in località Acquasanta, ma l'allarme antifurto che si è attivato e che era collegato alla centrale operativa di un istituto di vigilanza, li ha fatti scappare.

La proprietaria della villa si è affacciata e ha visto due persone dileguarsi e scavalcare il guard rail che costeggia la strada. Da lì sarebbero caduti dalla scarpata e precipitati facendo un volo di 40 metri. Scattato l'allarme, sul posto è arrivata una pattuglia dell'istituto di vigilanza che ha verificato che nulla era stato rubato e che il sistema di allarme aveva funzionato.

E la cosa sembrava finità lì. Finché sono stati successivamente ritrovati i corpi.

Riscontri investigativi

Entrambi erano vestiti di scuro, con tute da ginnastica, indossavano guanti di colre scuro. Uno dei due aveva accanto a sé uno zaino contenente strumenti atti allo scasso: una decina di cacciaviti, un coltello, una chiave inglese e una mazza, oltre ad altri guanti di riserva.

Un altro riscontro a questa ipotesi investigativa, viene proprio dal fatto che c'è poca distanza tra la cava dove sono stati trovati i corpi e l'abitazione dove c'è stato il tentato furto. Quello dei furti in villa, è un problema molto sentito nella zona.