Domenica 7 maggio 2017 si è svolto il secondo turno delle Elezioni presidenziali francesi, che ha visto il ballottaggio tra i due candidati più votati al primo turno, svoltosi lo scorso 23 aprile: Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Emmanuel Macron, del movimento En Marche, al primo turno aveva ottenuto il 24,0% dei voti, mentre Marine Le Pen, del Front National, aveva ottenuto il 21,3%.

Il voto: Macron vince sulla Le Pen

Nella giornata di domenica 7 maggio i seggi si sono aperti alle ore 8 e si sono chiusi alle ore 19 (in alcune grandi città anche più tardi).

Alle ore 20 i primi exit poll: Macron all’incirca al 65% e Le Pen all’incirca al 35%. Subito nella piazza del Louvre, luogo di ritrovo dei sostenitori di Macron e dove questo avrebbe tenuto il discorso, è cominciata la festa. Marine Le Pen ha riconosciuto la sconfitta (“I francesi hanno votato la continuità”), mentre Macron ha tenuto un discorso alla nazione, formale, serio, davanti alle telecamere. In seguito sono cominciate le operazioni di spoglio dei voti, che hanno visto sempre un netto vantaggio del candidato di En Marche. Emmanuel Macron ha ottenuto 20.753.797 voti, ovvero il 66,1% dei votanti. Marine Le Pen invece ha ottenuto 10.644.118, ovvero il 33,9% dei votanti. Le Pen ha vinto solo in due dipartimenti: nell’Aisne (52,91%) e nel Pas-de-Calais (52,05%).

Mentre a Parigi, Macron ha addirittura sfiorato il 90%.

Macron: difendere la Francia, difendere l’Europa

Quando ormai era chiara la vittoria, Emmanuel Macron si è diretto nella piazza del Louvre per parlare davanti alle migliaia di persone radunate lì da diverse ore per festeggiare la vittoria. Sceso dall’auto ha cominciato una camminata verso il palco.

Musica di sottofondo: l’Ode alla Gioia (non a caso, inno dell’Unione Europea). Macron, che a 39 anni diventa il più giovane presidente francese, nel suo discorso ha parlato di fiducia, di speranza, di cambiamento, di Europa. “La Francia ha vinto”. “Difenderò l’Europa”. Ha ringraziato i tanti che lo hanno votato, ma ha anche espresso un pensiero per coloro che hanno votato la Le Pen, che “hanno espresso rabbia, collera, delusione”, sostenendo che “farò tutto il possibile nei prossimi cinque anni perché non ci sia più alcuna ragione per votare l’estremismo”.

Le reazioni: Merkel, Trump, May, Gentiloni

Esultanza e congratulazioni per la vittoria di Emmanuel Macron sono arrivate da tutto il mondo, da Angela Merkel (“una vittoria per un'Europa forte e unita”), Donald Trump (“non vedo l’ora di lavorare con lui”), Theresa May (“pronti a lavorare con il nuovo presidente”), da Jean-Calude Juncker (“i francesi hanno scelto un futuro europeo”), Donald Tusk (“i francesi hanno scelto la libertà, e hanno detto no alle fake news”), Antonio Tajani (“contiamo su una Francia che contribuisca a cambiare l'Unione per riavvicinarla ai cittadini”), da Mafred Weber (“un immenso sollievo”), Gianni Pittella (“ma tutti i democratici europeo devono svegliarsi”), da Paolo Gentiloni (“una speranza si aggira per l’Europa”), Angelino Alfano (“brinda la Francia e chi crede nell'Europa”), Matteo Renzi (“una straordinaria pagina di speranza per la Francia e per l'Europa”).