Per monitorare tempestivamente l'epidemia di morbillo in Italia, dallo scorso gennaio, il ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità realizzano un bollettino settimanale, con dati riguardanti anche fasce d'età e regioni. Al 14 maggio, fino a pochi giorni fa, dall'inizio dell'anno sono stati segnalati 2.395 casi. Sette le aree della Penisola maggiormente interessate, che rappresentano il 91 per cento degli stessi casi: Abruzzo 135, Lazio 700, Lombardia 317, Piemonte 533, Toscana 269, Sicilia 66, Veneto 162.

Notifica obbligatoria

Da notare che poco meno del 90 per cento non è vaccinato, mentre il 7 per cento si è fermato alla prima dose di vaccino.

Età media intorno ai 27 anni, ma oltre il 70 per cento "over 15". Complessivamente 150 i casi relativi a bambini con un'età inferiore ai dodici mesi. Poco meno di 200 quelli relativi a operatori sanitari. Il morbillo è soggetto a notifica obbligatoria. Dal 2013 al 2016, sono stati segnalati oltre 5 mila casi nel territorio nazionale. Nonostante la disponibilità di un vaccino efficace, il morbillo rimane a livello globale una delle principali cause di morte nei bambini: nel 2015 ha causato circa 135 mila decessi, in prevalenza fra Etiopia, India, Indonesia, Nigeria, Pakistan e Repubblica Democratica del Congo.