Candida, la religiosa più anziana al mondo che si è spenta ieri a lucca, lo era di nome ma anche di fatto. Ai tanti che le chiedevano il segreto della sua longevità rispondeva sorridendo con bonaria fermezza: "Prendere le cose come vengono, innanzitutto. Poi, ascoltare la voce di Cristo, amare, amare sempre e con gioia". Proprio come ha fatto.

Lo scorso 20 febbraio aveva compiuto 110 anni, l'ultimo compleanno festeggiato con il vescovo di Lucca, Italo Castellani, la superiora provinciale, suor Giuliana Fracasso, le consorelle Camilliane e "protetta" da una speciale benedizione, quella di papa Francesco che le aveva inviato "vivide felicitazioni e fervidi auguri".

Ieri sono state le stesse consorelle nella sede delle Ministre degli Infermi di Lucca, proprio dove suor Candida aveva preso i voti 85 anni fa, a comunicare il suo trapasso: "Ha lasciato questa terra con la serenità che l'ha contraddistinta nei suoi 110 anni di vita", hanno scritto in un comunicato.

La storia 'romanzesca' di una precoce vocazione

Suor Candida, al secolo Alma Bellotti, era nata il 20 febbraio del 1907. La sua storia sembra uscita fuori da un romanzo ottocentesco e rimanda a un tempo irrimediabilmente perduto: padre ciabattino e madre casalinga, è la terza di dieci figli e cresce in una famiglia veneta semplice e devota.

Già avviata alla professione di sarta, sente il desiderio di farsi suora.

Racconta della vocazione al suo padre spirituale che la indirizza verso l'ordine delle "camilliane". Ed è così che, accompagnata dal papà e dal fratello, il 5 gennaio del 1931 fa il suo ingresso nell’Istituto delle Ministre degli Infermi di Lucca.

Altra data fondamentale della sua vita è il 16 luglio del 1932 quando, concluso il noviziato, prende i voti ed entra nella congregazione delle Ministre degli infermi di San Camillo de Lellis per non lasciarla più.

Da infermiera, una lunga vita con gioia al servizio degli altri

Da quel momento diventa una iperattiva e instancabile "guerriera" della fede al servizio dei malati negli ospedali, nelle case di cura e di riposo. Le sue "armi" sono la laboriosità, l'ironia e la saggezza.

Lavora come infermiera dove c'è bisogno e dove la madre superiore le indica di andare.

Per cominciare a Roma, dove consegue il diploma professionale, poi a Torino, Viareggio, e in altre città italiane. Nel frattempo si dedica alla formazione professionale delle sue consorelle, graditissima attività parallela. Energica, lucida, è stata attiva quasi fino all'ultimo e avrebbe continuato l'attività di infermiera se non fosse stata "costretta" nel 2000 all'età, non tenerissima, di 93 anni al meritato riposo nella casa madre di Lucca.

Il suo messaggio di speranza: abbiate fiducia

Durante la sua lunghissima vita si sono succeduti ben 10 pontefici. Il papa Francesco l'aveva anche incontrato quando aveva compiuto 107 anni. Il pontefice l'aveva benedetta e avevano scherzato insieme. Fino alla fine ha partecipato attivamente alla vita comunitaria.

L’ultimo saluto è previsto martedì 30 maggio alle 17 nella chiesa della Santissima Trinità di Lucca. Nel congedarsi dalla vita, ha lasciato un messaggio di speranza per tutti: "Abbiate fiducia nel futuro, e impegnatevi al massimo per realizzare i vostri desideri".