Prevista nel pomeriggio di oggi, alle ore 16, a Taormina, una manifestazione di protesta su iniziativa del comitato 'No Muos' e della 'Rete catanese contro il G7'. Appuntamento programmato in piazza San Pancrazio. Per motivi di ordine pubblico è stato deciso lo spostamento della fermata di bus e taxi. Disposta anche la rimozione dei cassonetti dei rifiuti e di altri oggetti che possano rappresentare un potenziale pericolo. I promotori dell'iniziativa "No G7" fanno sapere, attraverso internet, che "gli interessi delle grandi potenze capitalistiche non possono venire prima dei bisogni reali di uomini e donne" e, più in generale, "delle esigenze della Terra".

'Terra simbolo del fenomeno migratorio'

"La scelta di ospitare l’evento in Sicilia" risponde "alla volontà di mettere in risalto la capacità di unire in un unico cammino la speranza" e, principalmente, "il concetto di accoglienza", si legge sul sito web della Presidenza italiana del G7. Una terra, "quella siciliana, simbolo del fenomeno migratorio", di "una nuova vita per quanti fuggono da guerra e povertà". I numeri del G7: il 10,3% della popolazione mondiale; il 32,2% del Pil mondiale; il 34,1% delle esportazioni mondiali; il 36,7% delle importazioni mondiali. L'origine dei Summit delle grandi economie industrializzate risale al 1975, con un invito del presidente francese Valéry Giscard d’Estaing. Il mandato viene assunto a rotazione da ciascun Paese. L'ordine: Francia, Stati Uniti d'America, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Italia e Canada.