La nube tossica che ha colpito due giorni fa la fabbrica Eco X in via Pontina Vecchia a Pomezia e che sta spaventando i residenti della zona, ma anche tutti gli abitanti delle zone limitrofe, sembra non fermarsi. Nella serata di ieri, intorno alle 20:45, si sono verificati altri focolai. Gli abitanti di Pomezia ormai sono sempre più preoccupati e costretti a rimanere dentro casa. Il centralino del comando dei vigili urbano è intasato dalle telefonate dei residenti che voglio avere maggiori informazioni.

L'intervento dei vigili del fuoco

Ieri sono intervenuti subito quaranta vigili del fuoco che hanno provveduto a spengere le fiamme e hanno proseguito con le opere di smassamento e raffreddamento.

I pompieri, le forze di polizia locale e i volontari della Protezione Civile durante le operazioni di intervento hanno indossato le mascherine. Le stesse precauzioni sono state prese dai residenti che hanno preso d’assalto le farmacie per munirsi delle mascherine con filtro.

Com’è la qualità dell’aria?

La nube tossica potrebbe aver provocato gravi danni, si stanno effettuando i primi rilievi sulla qualità dell'aria. Da quanto emerge dalle centraline di Eur Fermi e Cinecittà a Roma la qualità dell’aria rientra nei limiti di legge. Ma bisogna ancora valutare i livelli dell’aria delle centraline che sono state installate ieri dall’Arpa Lazio nelle zone vicine all’incendio; i dati delle rilevazioni si potranno avere solamente tra qualche giorno, ha spiegato il Comune di Aprilia, poiché è necessario aspettare che le polveri si depositino.

Per quanto riguarda la questione Amianto, si è pronunciato il comandate dei Vigili del fuoco di Roma e provincia, Marco Ghimenti, affermando: “L’amianto potrebbe esserci, non possiamo escluderlo. Stiamo verificando e presto faremo le campionature”. Il manager della fabbrica Eco X, invece, ha dichiarato che nello stabilimento non erano presenti rifiuti pericolosi, spiegando che loro raccolgono i rifiuti dai centri commerciali ed è impossibile che sia amianto sul tetto poiché è di cemento.

Quali precauzioni bisogna adottare

Virginia Raggi, la sindaca di Roma, ha raccomandato ai ventuno comuni confinanti all’area del rogo di tenere chiuse le finestre di scuole, uffici e abitazioni ed evitare spostamenti. L’azienda sanitaria Rm6 ha precisato anche di lavare accuratamente frutta e verdura. I comuni che maggiormente devono rispettare queste indicazioni sono i seguenti: Anzio, Nettuno, Ardea, Pomezia, Castel Gandolfo, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Ariccia, Albano Laziale, Nemi, Marino, Ciampino, Grottaferrata, Rocca di Papa, Frascati, Rocca Priora, Monte Porzio Catone, Montecompatri e Colonna.

Cosa pensano i residenti della nube tossica

La maggior parte dei residenti della zona dell’incendio sono rimasti chiusi in casa. Le poche persone che sono uscite hanno raccontato che l’odore era insopportabile; il proprietario di un bar ha dichiarato che l’aria era così irrespirabile che gli provocato bruciori di stomaco. A novembre 2016 i cittadini avevano denunciato la loro paura riguardo alla mancanza di misure di sicurezza idonee e il rischio di incendi, ma i controlli sull'azienda Eco X non sono mai stati effettuati dagli organi competenti. Gli abitanti sono, dunque, molto preoccupati, ma si sono fatti un’idea ben chiara di quanto sia accaduto: sono convinti che si tratti di un incendio doloso.