Chi paga per i profughi? "Gli Italiani!", risponderebbe il tipico "salvinista", sostenitore della Lega Nord. Ma, mentre per i profughi che arrivano in disperate condizioni sulle nostre coste a pagare sono i fondi strutturali dell'intera Unione Europea, a pagare per i profughi dei falliti mezzi di comunicazione del partito, prima di Bossi e poi di Salvini, sono proprio solo gli Italiani. L'ammortizzatore sociale utilizzato è la Regione Lombardia.

Tre erano i media voluti negli anni dai vertici della Lega Nord: Tele Padania, che ha chiuso i battenti nel 2014 e contava tre giornalisti e tre tecnici, il quotidiano "La Padania", chiuso anch'esso un paio di anni fa e che contava una ventina tra giornalisti e tecnici e, infine, Radio Padania, nata nel 1999 e che chiude le trasmissioni radiofoniche proprio in questi giorni, preferendo dedicarsi al più economico web, che conta quattro giornalisti e tre registi.

Cosa ne è stato di queste persone? Una decina di essi sono stati assunti da Regione Lombardia per incarichi di consulenza o di collaborazione senza previsione del superamento di un concorso pubblico; citiamone alcuni.

Iniziamo da Roberto Fiorentini, giornalista de La Padania e poi direttore di Tele Padania che è stato assunto alla carica di direttore di Lombardia Notizie, l'agenzia stampa di Regione Lombardia. Massimiliano Ferrari, direttore del Tg Nord di Tele Padania ha preso una consulenza da parte di Eupolis, la controllata che si occupa di statistica e poi chiamato dell'Assessore Francesca Brianza per un incarico da quasi 20.000 euro. Lombardia Notizie ha funzionato da ammortizzatore sociale per alcuni dei giornalisti padani; tra le proprie fila Manuela Maffioli, che è stata anche membro del cda della Rai, l’ex redattore de La Padania Fabrizio Carcano, Paolo Guido Bassi, leghista dai primi anni '90.

Igor Iezzi, anch'esso giornalista di lunga durata al quotidiano leghista, è entrato a far parte dello staff dell'assessorato allo sport a guida dell'ex campione olimpico Antonio Rossi. Per chiudere il cerchio ecco Leo Siegel, ex Movimento Sociale Italiano, ex conduttore di Radio Padania nonché allenatore della squadra di Calcio Padana, che per due anni ha ricevuto uno stipendio di 36.000 euro annui per attività "di promozione attraverso il coinvolgimento di famiglie, associazioni e scuole".

Insomma, sono in totale 105 gli incarichi dati per il supporto degli organi di indirizzo politico della compagine leghista che attualmente governa la Regione Lombardia. Lecito chiedersi quali saranno stati i criteri di nomina di queste persone: saranno stati scelti sulla base di criteri meritocratici o con il più immediato criterio del premio fedeltà?