Un brutto episodio è accaduto ancora una volta in Sardegna, più precisamente presso la cittadina di Tortolì nella regione dell'Ogliastra. Stavolta non si tratta né di un omicidio, né di un fatto legato alla criminalità, bensì di un qualcosa di inusuale e particolare; un ragazzo ha commesso un atto sessuale in pubblico ed è stato denunciato, per aver compiuto Atti Osceni.

Il brutto episodio è avvenuto in una piazza molto frequentata della cittadina ogliastrina

Il fatto è avvenuto in piazza Fra Locci, dove un ragazzo di circa 27 anni ha cominciato a toccarsi, all'interno della propria autovettura di fronte ad una ragazza, stupita ed incredula che tutto ciò stesse accadendo.

L'avvenimento risale esattamente alla data del 10 maggio, quando nel primo pomeriggio e più precisamente intorno alle 12.45 circa, nel luogo sopracitato il ragazzo ha commesso l'atto. La zona nella quale è avvenuto il fatto secondo la ricostruzione effettuata dai militari della compagnia di Lanusei, è proprio un punto abbastanza particolare e per così dire strategico. Si tratta infatti del luogo nel quale abitualmente si ferma il pullman riservato agli studenti, che quotidianamente si spostano nei vari centri limitrofi per raggiungere le scuole.

L'intervento dei Carabinieri

Il ragazzo avrebbe infatti aspettato proprio l'arrivo del pullman, per poi commettere l'atto osceno all'interno dell'auto davanti ad una giovane ragazza appena scesa dal bus, dopo una mattinata trascorsa come sempre nel proprio istituto scolastico.

A quel punto i Carabinieri della stazione di Tortolì guidati dal maresciallo Cangelosi, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte di alcuni genitori dei ragazzi, che abitualmente prendono il pullman e frequentano quella zona della cittadina, hanno proceduto d'ufficio avviando le indagini di rito. La ricostruzione ha portato alla denuncia del ventisettenne, accusato inoltre di aver commesso tale atto, in una zona abitualmente frequentate da un numero considerevole di ragazze e ragazzi minori.

Questo episodio disdicevole ha indignato un'intera comunità, generalmente estranea o comunque non abituata ad assistere o essere comunque protagonista di avvenimenti di questo genere. I Carabinieri comunque hanno svolto il loro lavoro con celerità e massima discrezione, usufruendo non solo delle varie testimonianze dei genitori preoccupati, ma lavorando inoltre su altri indizi raccolti probabilmente da altre fonti che non sono finora state rese note.