Un'esplosione si è verificata ieri in un asilo nido nella città cinese di Fengxian, nella provincia di Jangsu, a 600 km da Shangai. Erano da poco passate le 17 quando si è verificata una forte esplosione all'entrata dell'asilo nido, a quell'ora pieno di bambini.

Le vittime

Secondo quanto riportato oggi dalla televisione statale CCTV, due persone sono morte sul colpo, mentre altre 5 sono state trasportate d'urgenza all'ospedale della cittadina, e ricoverate nel reparto di rianimazione. L'esplosione è avvenuta proprio nel momento in cui i bambini stavano uscendo per ricongiungersi alle proprie famiglie, mentre altri aspettavano già i genitori.

Alcune delle vittime quindi, erano in tenera età.

Le immagini diffuse dalla stampa ufficiale cinese descrivono una scena caotica, con bambini e accompagnatori stesi a terra o seduti, alcuni feriti e con i vestiti stracciati. Sono stati girati dei video pochi istanti dopo l'accaduto, ed in uno di questi si sentono le grida dei cittadini che chiedono aiuto ai passanti, implorandoli di chiamare al telefono i soccorsi, mentre alcuni feriti cercano di risollevarsi per trovare riparo, storditi dalla forte deflagrazione.

Inoltre la televisione CCTV ha pubblicato immagini di un medico che presta le prime cure a un bambino sdraiato su una barella, apparentemente privo di vita. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto bambini ed adulti volare per vari metri a causa della tremenda deflagrazione, mentre non ci sarebbero insegnanti tra le vittime.

Un ordigno artigianale

Inizialmente si era pensato che a scatenare l'inferno fosse stata una bombola di gas, ma da indagini approfondite è emerso che a causare l'esplosione è stato un ordigno artigianale posto proprio all'entrata dell'asilo nido. A piazzare la bomba fai-da-te è stato un ragazzo di 22 anni, con problemi psichici, che ha perso la vita durante l'esplosione.

Secondo le ricostruzioni degli investigatori il ragazzo avrebbe affittato una stanza nei pressi della scuola. Sui muri della stanza sarebbero state trovate scritte con frasi sconnesse e parole come "muori" e "distruggi". Sempre all'interno della stanza la polizia ha rinvenuto materiale per la fabbricazione di esplosivi. Molti dei feriti si trovano in ospedale, e alcuni, in gravi condizioni, sono ricoverati in terapia intensiva.

Emerge inoltre un particolare che potrebbe dare la svolta alle indagini: infatti nella scuola era stato avviato un programma israeliano per insegnare ai bambini a pensare come quelli ebrei, frutto della collaborazione tra i governi della Cina e Israele.