Il Vescovo della diocesi di Locri, dopo il vergognoso gesto del baciamano avvenuto dopo l'arresto del latitante Giuseppe Giorgi, ha deciso di sospendere le cresime. In una lettera il Monsignor Oliva, rivolgendosi ai fedeli dice che la fede non ammette connivenze. Nella lettera il prete esorta i fedeli ad una conversione vera. L'autore del gesto ha chiesto scusa e dice di essersi pentito di quello che ha fatto.

Il Vescovo di Locri sospende le cresime, la lettera di Monsignor Oliva

"Il paese del baciamano al boss della 'ndrangheta", così è stato etichettato San Luca dopo il gesto immortalato dalle telecamere, che ha fatto il giro d'Italia, indignando tutti i cittadini.

Il capo della cosca Giorgi, latitante da 23 anni è stato arrestato nel suo rifugio presso la sua abitazione, nascosto nel camino. All'arrivo degli agenti avrebbe detto: "bravi, mi avete preso". Senza mai avere un momento di vergogna ha salutato i suoi concittadini ridendo e stringendo loro la mano.

Fra il gruppo di persone che lo saluta, qualcuno si inchina a baciargli la mano. Il vescovo ha tuonato "Inchinarsi al potere umano, e ancor più al potere mafioso, rende schiavi e uccide la speranza"

Infiltrazioni camorristiche e annullamento delle elezioni nella Locride

La 'ndrangheta è il grande male che attanaglia la Locride. Infatti le prossime elezioni comunali non si terranno; non sono state presentate le liste a seguito dello scioglimento dell'amministrazione avvenuta nel 2013 per infiltrazioni mafiose.

Il clero però continua ad esortare i cittadini onesti a riprendere in mano le sorti della propria vita e a non arrendersi al male. Il paese di San Luca è diventato noto alle cronache dopo la strage di Duisburg, avvenuta in Germania nel 2007.

Da qui sarebbe partito l'ordine di uccidere, per una faida che va avanti da anni. Il santuario di Polsi e tutta la Locride per quegli eventi attirarono l'attenzione dei media, che arrivarono un mese dopo la strage in Germania, per raccontare il rito della Madonna della Montagna.

Il rettore di Polsi Pino Strangio, in seguito all'inchiesta sulla mafia nella provincia di Reggio Calabria fu rinviato a giudizio.

Mancanza di sicurezza, perché è stato permesso il baciamano?

Ci sono due immagini diverse che raccontano la cattura del super latitante Giorgi: l'indegno gesto del baciamano e l'esultanza degli agenti per l'operazione conclusa.

All'uscita il boss riesce a salutare il gruppetto di persone perché gli spazi sono stretti. Fa però molta rabbia e ancora molto male vedere una scena simile. Le critiche sono state tante: si doveva evitare al boss di avvicinarsi a quelle persone.