Cosa non si fa per la fama? Ma il protagonista di questa vicenda ha decisamente esagerato. Il colmo: mettere in pericolo la vita di un bambino per un po' di popolarità online.

Per raggiungere l'obiettivo di ottenere 1000 like, "mi piace", sul famosissimo social network Facebook, un uomo ha tenuto un bambino penzolante dalla finestra al 15esimo piano di un palazzo mentre gli scattava alcune foto da poter postare sul social network.

La terribile vicenda si è svolta vicino ad Algeri ed ha visto protagonista un uomo le cui generalità non sono state rese note.

L'uomo ha pubblicato sulla sua pagina Facebook alcune foto che aveva scattato in cui si vedeva chiaramente un bambino piccolo, di due anni, dondolare nel vuoto dal 15esimo piano di un palazzo, mantenuto dall'uomo con il braccio sinistro per un lembo posteriore della maglietta. Le foto in questione sono state pubblicate accompagnate da una didascalia con la quale l'uomo minacciava di lasciare la presa e di far cadere il bambino nel caso in cui quelle foto non avessero raggiunto i 1000 "mi piace".

La reazione del popolo di Facebook non si è fatta attendere troppo

La reazione del popolo del social network non si è fatta attendere. L'uomo, subito "messo alla gogna" dagli spettatori virtuali di quel folle, e forse inquietante, gesto, è stato denunciato e, successivamente, condannato da un vero Tribunale.

Il processo è stato celebrato per direttissima e si è concluso con la condanna per l'uomo a due anni di reclusione per violenza su minore e pericolosità sociale.

Quando la follia diventa social

I comportamenti deviati, si sa, sono sempre esistiti. Da quando l'uomo esiste esistono i gesti estremi e non moralmente accettati dalla società.

Ma con l'avvento e il diffondersi dei social network sembrano aumentare. Non sono pochi quelli che utilizzano il binomio follia - social network per diventare, a parer loro, "famosi". Basti pensare alla moda che sta spopolando sul web di quei pericolosissimi selfie, scattati in luoghi impensabili.

In questo caso però ad essere stata messa i pericolo non è neppure la propria vita, bensì quella di un povero bambino spaventato incapace di reagire.

Il problema da non sottovalutare è quello dell'emulazione. Quanti possono vedere le foto pubblicate e tentare di imitare l'uomo? Perciò è giusto punire in modo esemplare chi compie queste azioni, cosicché siano scoraggiati eventuali propensi imitatori.