Il 14 maggio scorso, per la prima volta in Italia, si iniziava a parlare di Blue Whale, il gioco mortale arrivato dalla Russia e movente del suicidio di numerosi giovani russi. Il suicidio di un ragazzino della provincia di Livorno, le cui circostanze e modalità sembravano rifarsi a quelle dello psyco-game, hanno lanciato l'allarme dell'arrivo del fenomeno anche in Italia. Da qui il servizio di Matteo Viviani.

Il dietrofront de "Le Iene"

Nel servizio de "Le Iene",realizzato da Matteo Viviani, video di ragazzini russi intenti a riprendere i momenti precedenti la loro morte si alternavano ad interviste di due madri le cui figlie avevano preso parte al gioco e si erano tolte la vita.

Numerosi gli spettatori che hanno seguito la puntata come numerose sono state le condivisioni sui social. Nei giorni seguenti la messa in onda, però, il servizio è stato oggetto di numerose critiche. Prima fra tutte la non veridicità dei filmati. Nonostante fossero state realmente registrate in Russia e in Ucraina, le morti sospette di alcuni ragazzini, e fosse stato arrestato un presunto curatore, Philipp Budeikin, la vicenda è stata oggetto di discussioni.

In merito alle numerose segnalazioni ricevute e alle accuse di aver montano un servizio falso, immediata è stata la replica da parte della redazione e dello stesso autore del servizio, il quale ha confermato la veridicità della vicenda.

Unico errore da lui commesso quello di "essersi fidato del materiale ricevuto dalle emittenti televisive russe e di non aver fatto le dovute verifiche."

Le misure adottate dalla Russia e l'arresto di un altro curatore

In risposta al crescente numero di suicidi, immediata è stata la reazione dei piani alti: il Presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato di voler adottare la linea dura contro i "curatori".

Lo scorso 26 maggio, insieme alla parlamentare Irina Yarovaya, ha varato un disegno di legge contenente nuove misure penali: la reclusione fino ai 6 anni per coloro dichiarati colpevoli di istigazione al suicidio.

Le indagini in Russia continuano e ieri la polizia ha dato notizia di un nuovo arresto: Ilya Sidor, un altro membro del "gruppo della morte", dichiaratosi colpevole di aver quasi portato al suicidio una ragazzina di 14 anni.

Mentre le massime autorità russe e italiane continuano ad indagare, Matteo Viviani e la redazione de "Le Iene" rinnovano l'appuntamento con gli spettatori a settembre, per cercare di fare chiarezza sui numerosi, e ancora oscuri, punti della vicenda.