Continua la furia omicida dei terroristi, che seminano terrore e morte in giro per il mondo. Questa volta è accaduto in colombia, precisamente a Bogotà in un noto centro commerciale alle 17, ora locale. Il bilancio di questo duro e sanguinoso colpo è molto grave, per il momento si contano tre morti e una decina di feriti gravi. I testimoni hanno riferito del panico generale che si è creato subito dopo l’esplosione, che ha scatenato un vero e proprio fuggi fuggi generale delle tante persone che erano presenti che ha causato innumerevoli disagi. Il tragico episodio è accaduto in una fascia oraria in cui molte persone affollavano il posto.

Un pomeriggio di shopping si è dunque trasformato in un pomeriggio di terrore per moltissime persone. Il colpo è stato organizzato in modo tal da colpire quante più persone possibili. È stato piazzato un ordigno nella toilette femminile del frequentato punto commerciale di Bogotà , il centro ”Andino”, uno dei più grandi e affollati del Colombiano. L’ordigno è esploso nel wc per signore al secondo piano del centro commerciale, luogo in cui si trovano molti negozi e ristoranti, in un momento molto affollato della giornata in quanto erano in corso i festeggiamenti per la festa del papà.

Guillermo Rivera ha riferito la sconvolgente notizia

Ad annunciare questa atroce e spiacevole notizia che ha colpito Bogotà, è stato il ministro degli interni Rivera.

Anche il Sindaco del paese, Penalosa, dopo le prime indagini sull’ accaduto, ha confermato che si è trattato di uno spietato attacco terroristico. Il sindaco ha comunicato che si è trattato di un atto davvero vile e che dopo quanto accaduto le forze dell’ ordine del posto, si sono concentrate sull’ Esercito di liberazione nazionale che è uno dei pochi movimenti rivoluzionari ancora attivi in Colombia.

Le vittime di questo disastro sono tutte giovanissime, avevano tutte circa trent’ anni. La più giovane ne aveva soli 23, ed era una cittadina francese che lavorava a Bogotà come volontaria in una scuola di uno dei quartieri più poveri del paese e che tra pochi giorni sarebbe dovuta tornare nella sua terra d’origine. Questo terribile caso è stato affidato ai reparti dell'antiterrorismo.

Tra i sospettati ci sono gli “Eln”, autori di diversi attacchi nello stesso territorio, ma i loro capi negano il loro coinvolgimento in questo attentato, definendolo in una nota su Twitter come odioso.