Il fatto è accaduto un mese fa, ma ne è stata data notizia soltanto poche ore fa: in iraq un cecchino, di nazionalità canadese, ha ucciso un terrorista dell'Isis colpendolo da una distanza di 3,5 chilometri. Si tratta, a tutti gli effetti, di un record. Infatti mai nessuno prima d'ora era riuscito in un'impresa simile. Il record precedente era detenuto da un soldato britannico, che nel 2009 uccise un uomo pericoloso da 2,4 chilometri. Se ci pensate, 3,5 km sono una distanza incredibile. Per farvi capire di cosa stiamo parlando, sommate la lunghezza di oltre 30 campi di calcio (ciascuno misura poco più di 100 metri).

È come se cercate di unire i campi di tutte le squadre di Serie A e ripetiate lo stesso procedimento con almeno 10 squadre di Serie B.

Iraq, nessuno ha mai ucciso da tale distanza

Come detto, il fatto risale a 30 giorni fa. L'uomo che ha sparato è un tiratore scelto dell'esercito canadese. Ignoto il luogo in cui è avvenuto il fatto, ma un video indipendente - come riporta il quotidiano La Stampa - e altri dati certificherebbero come vera la notizia rilanciata su diversi media internazionali. Pur rispettando la privacy, dettaglio ancora più importante quando si trattano tali argomenti, il quotidiano Globe and Mail (canadese) ha riferito che il soldato appartiene alla Task Force 2 e che ha sparato posizionato sul tetto di un edificio.

Prima di far partire il proiettile che ha poi ucciso il terrorista del sedicente Stato islamico, il cecchino nordamericano ha dovuto calcolare, oltre alla distanza, anche il vento e la curvatura della Terra, in aggiunta ad altri fattori, come affermato da una fonte militare. Anche per questo motivo, i soldati dell'Isis non si sarebbero resi conto di quanto stesse accadendo, non potendo immaginare di essere il bersaglio di un tiratore scelto da oltre 3 chilometri.

L'azione si sarebbe resa necessaria per sventare un probabile attacco terrorista ai danni delle forze armate irachene, che si sono così salvate.

Guerra all'Isis, il cambio di strategia del Canada

Prosegue l'impegno del Canada in Iraq per la lotta all'Isis, insieme alle altre forze occidentali. Dallo scorso anno, il Paese nordamericano ha scelto di adottare una strategia differente, rinunciando all'utilizzo degli attacchi dal cielo ma aumentando la presenza delle forze di terra.

In questo modo, si cercano di evitare eventuali stragi di civili causate dalle bombe sganciate dagli aerei, che non possono avere la precisione che invece ha un cecchino in grado, da oggi, di eliminare il proprio obiettivo nonostante i 3 chilometri che lo separano.