Dolore a Londra per la scelta dei medici del Great Ormond Street Hospital di staccare l'apparecchiatura che tiene in vita Charlie Gard, un bimbo di 10 mesi affetto da una rara patologia.

Secondo il personale britannico, tale malattia è incurabile e provoca un dolore insostenibile al piccolo. La triste notizia è stata diffusa dai genitori del neonato, Chris Gard e Connie Yates, che così si sono dovuti rassegnare. La coppia si era rivolta alla Corte europea dei diritti umani per portare a loro spese il figlioletto negli Stati Uniti, per tentare di curarlo con una terapia sperimentale.

Chris e Connie, addolorati, hanno dichiarato di essere stati 'abbandonati lungo tutto il processo'.

Il piccolo Charlie era sano alla nascita

Il padre e la madre di Charlie Gard, il neonato che sta per passare a miglior vita, hanno voluto ringraziare tutta la gente che li ha supportati, anche sul versante economico, negli ultimi tempi. Adesso i due non vogliono fare altro che stare insieme a Charlie, che a breve li lascerà. Una rara patologia, che forse si sarebbe potuta curare negli Usa, lo ha condannato a morte.

Chris e Connie hanno perso la loro battaglia legale martedì scorso e ora stanno per dire addio all'amato figlioletto. La patologia che sta facendo soffrire molto il neonato secondo i medici britannici non si può curare, quindi è meglio staccare la spina.

Charlie è nato il 4 agosto 2016. La gravidanza e il parto erano stati regolari, nessuna complicazione. Il piccolo godeva di buona salute ma, dopo un mese, i genitori avevano qualcosa di strano: Charlie non riusciva a sollevare la testa e sostenersi come gli altri bimbi della sua età.

La terribile diagnosi

Di fronte a quei sintomi, i genitori del neonato si erano presto rivolti agli esperti.

La diagnosi era stata terribile: Charlie era affetto da una rara patologia che comportava un progressivo indebolimento dei muscoli e danni cerebrali. Le condizioni del piccolo erano iniziate a peggiorare dallo scorso ottobre e i genitori, desolati, avevano deciso di portarlo negli Usa per sottoporlo a una terapia sperimentale, la nucleoside.

Era stata aperta anche una pagina di crowdfunding per reperire le somme necessarie a finanziare la cura. I medici inglesi, però, si sono opposti in quanto, secondo loro, la terapia statunitense sarebbe stata vana. I genitori, allora, sono ricorsi alle vie legali. Dopo una lunga battaglia giudiziaria, però, la coppia inglese ha dovuto 'gettare la spugna'. Tra poco Charlie lascerà questo mondo.