Follia a Bab Ezzouar, est di Algeri, dove un bambino è stato l'inconsapevole protagonista di un gesto incredibile: il padre lo ha sospeso nel vuoto tenendolo per il colletto della t-shirt, al 15esimo piano di un palazzo, minacciando di buttarlo giù se non avesse ricevuto abbastanza "like" alle foto dell'orribile impresa. Sul profilo Facebook dell'uomo i drammatici scatti, che hanno fatto brevemente il giro del web destando orrore e indignazione.

Like su Facebook o lo butto giù: la follia di un padre

"Mettete mille like su Facebook o lo butto giù": è questo il contenuto agghiacciante di un post sul profilo di un uomo, che ha tenuto il figlio sospeso per aria col rischio di farlo precipitare.

Il motivo del gesto, assurdo in sé, ha i contorni dell'incredibile: attirare la massima attenzione online. Un paio di fotografie scattate dallo stesso autore di questa follia hanno messo in allarme gli utenti che sono entrati in contatto con le immagini in Rete. In esse si vede il piccolo tenuto solo con una mano, e sotto un vuoto di decine di metri a separarlo dalla morte.

La condanna del tribunale algerino

Secondo fonti di stampa locale, l'autore e padre del bambino sarebbe stato destinatario di numerose denunce per quanto accaduto, e il processo del 19 giugno lo avrebbe visto condannato a 2 anni di reclusione per violenza su minore. Un arresto che è arrivato grazie alla segnalazione di molti internauti, letteralmente sconvolti dal post.

Le generalità del soggetto incriminato non sono state rese note, ma si tratta senza dubbio di un caso mediatico tra i più drammatici che hanno come scenario la capitale algerina.

Non è chiaro se tra i passanti qualcuno possa essersi accorto della situazione di pericolo per il bambino, tanto meno si comprende se il piccolo fosse solo in casa insieme al padre o se vi fossero altre persone con loro.

Il caso di Algeri rientra a pieno titolo in una sorta di "teatralizzazione" del male, dirompente nei recenti atti violenti diffusi sui social network. Così sul web corre il fil rouge di drammi personali e violenze su minori di inaudita ferocia.

Difficile capire se l'uomo che ha compiuto questo gesto contro suo figlio sconterà realmente la pena, ma il pensiero non può che volgere a forme di tutela di lungo periodo che sarebbero necessarie per prevenire situazioni di rischio per i bambini, sempre più spesso vittime di maltrattamenti e persecuzioni all'interno delle mura domestiche in ogni angolo del pianeta.