Due giovani studenti universitari fuori sede sono stati ricoverati nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. I due giovani, uno originario di Viterbo, l'altro di Lecce, versano in condizioni molto gravi. Stando a quanto si apprende dalle ultime notizie, si sarebbero sentiti male dopo aver consumato le conserve inviate dai genitori di uno dei due ragazzi. Del resto, si sa quanto il cibo abbia anche un valore simbolico: i due studenti, grazie a quelle conserve, volevano gustare e riscoprire i sapori tipici della loro terra d'origine.

Purtroppo non potevano sapere che in agguato c'era un nemico invisibile: il botulino.

I due giovani si sono sentiti male dopo aver ingerito la tossina botulinica: sono stati trasportati d'urgenza in ospedale nella notte di sabato 17 giugno, accusando sintomi quali vertigini, nausea, dolori molto forti e amnesia. Pare che uno dei due ragazzi abbia avuto anche un arresto cardiaco. Intanto, stando al bollettino diramato dai medici, le condizioni dei pazienti sono "stazionarie con prognosi riservata". Il test a cui sono stati sottoposti, ha confermato l'intossicazione alimentare da botulino.

Botulino: sintomi e cura

Il botulino deriva da un batterio, ovvero dal Clostridium botulinum. Esso è causa di una delle intossicazioni alimentari più pericolose (il botulino, appunto) che può avere anche effetti letali sulla salute umana.

La tossina botulinica esplica un effetto tossico per l'organismo umano: ne è sufficiente una modesta quantità per uccidere un uomo. L'intossicazione alimentare si può manifestare dopo poche ore, fino a pochi giorni dopo l'ingestione del cibo contaminato. I sintomi con cui generalmente si manifesta sono i seguenti: secchezza della bocca, difficoltà di deglutizione, annebbiamento della vista, difficoltà di espressione, debolezza muscolare che interessa dapprima spalle e braccia, poi si diffonde anche agli arti inferiori, determinando paralisi.

L'unico rimedio consiste nel somministrare un'antitossina nelle prime ore dalla comparsa dei sintomi. I tempi di guarigione possono tuttavia richiedere anche settimane o mesi.

Tossina botulinica: impieghi terapeutici

Tuttavia la tossina botulinica viene impiegata - ovviamente in dosaggi innocui per l'essere umano - in alcuni trattamenti di carattere estetico, ad esempio per distendere le rughe del viso, ed anche per trattare l'infiammazione del nervo trigemino, un nervo facciale che determina una sintomatologia piuttosto dolorosa.