È un fatto noto che purtroppo, anche ai giorni nostri, le tante barriere architettoniche diffuse sul territorio nazionale continuino a rappresentare una grande limitazione per i cittadini con disabilità, che trovano quotidianamente difficoltà, a volte insormontabili, per effettuare i loro spostamenti, che si tratti di recarsi sui luoghi di lavoro o di organizzare una giornata di svago. Risulta ancora più grave, però, quando gli ostacoli sono presenti in edifici pubblici e nessuno si impegna a rimuoverli. Una donna, allora, ha scelto di raccontare alle pagine del quotidiano online lavocedelpopolo.net la disavventura che ha vissuto pochi giorni fa, precisamente la mattina del 21 giugno.

La signora è un Consulente Tecnico d'Ufficio e ha avuto un'udienza presso il Tribunale di Civitavecchia volta al conferimento d'incarico e giuramento. Giunta sul posto con un piccolo anticipo sull'orario stabilito, dopo aver provato invano a trovare un parcheggio all'interno del tribunale, ha chiesto al collega che la accompagnava di proseguire la ricerca del posteggio, facendosi lasciare all'ingresso, con l'idea di salire da sola al secondo piano.

L'indignazione di una cittadina disabile: 'Dove sono le pari opportunità?'

Una volta dentro l'edificio, però, la donna si è trovata di fronte ad una brutta sorpresa: nessuno dei tre ascensori presenti è risultato funzionante. Non riuscendo a ricevere una risposta dalle forze dell'ordine alle quali si è rivolta, la signora ha parlato col Presidente dell'Ordine, che, a sua volta, ha conferito con il Giudice, ottenendo così che fosse la Corte a spostarsi al piano terra.

Chiaramente questo cambiamento di programma ha richiesto tempo, e intanto la consulente si è trovata di fronte ad altre persone impossibilitate a raggiungere i piani superiori. La donna non nasconde la propria indignazione, trovando ingiusto che i soggetti con mobilità ridotta debbano avere difficoltà così grandi nello svolgimento delle proprie professioni e nel vedersi riconosciuto il diritto alle pari opportunità sancito in maniera forte dall'articolo 3 della nostra Costituzione.

La signora, che ha avuto problemi anche nel raggiungere il parcheggio una volta uscita, vorrebbe che tutte le istituzioni, a cominciare dal Comune, si attivassero per offrire un maggiore livello di inclusività: 'Mi vergogno di essere cittadina di questa città che non riconosco'. L'appello riuscirà ad ottenere qualche risultato?