Alessandra Casula è un'avvocatessa e madre lodigiana, che si sta battendo fortemente affinché i giovani con gravi disabilità motorie, che non hanno conseguito l'esame di stato a conclusione del canonico ciclo di scuole medie superiori ma possiedono determinate attitudini, siano messi comunque nelle condizioni di svolgere un iter di studi universitari con accanto una figura che li possa seguire costantemente, come già succede nelle scuole e negli atenei per i disabili che accedono con in mano un diploma. La donna ha un figlio, Federico Leone Bonifati, 23enne molto amante delle discipline umanistiche, in particolare di letteratura, scrittura e teatro, il quale il prossimo anno vorrebbe cimentarsi in un percorso accademico che sia in linea con le sue passioni, affiancato da un tutor che possa sostenerlo.

Federico al momento potrebbe iscriversi solo come uditore

Alessandra, che sta già discutendo della situazione con un insegnante della Cattolica, ha spiegato al quotidiano Il Giorno che Federico, fino al terzo anno delle superiori, ha seguito un programma che coinvolgeva tutte le materie scolastiche e gli avrebbe permesso di poter sostenere l'esame di maturità e diplomarsi come i suoi compagni. Più avanti, però, per problemi di salute, ha deciso di dedicarsi solo alle materie letterarie. Per il conseguimento di tali competenze, otterrà un voto finale e un certificato ma in questo modo potrà iscriversi all'università solo in qualità di uditore ai singoli corsi, senza poter essere assistito e costruire un vero e proprio percorso.

Coinvolgere gli altri studenti affinché siano d'aiuto ai colleghi con disabilità

Alessandra è alla ricerca di disposizioni normative che possano essere d'aiuto alla realizzazione del desiderio di Federico e di altri ragazzi come lui, in modo che possano, pur non ottenendo un titolo equiparabile alle altre lauree, raggiungere ugualmente determinati obiettivi formativi.

Del resto, come riconosciuto dalla donna, si tratta di un diritto che emerge da diversi articoli della nostra Costituzione. Secondo la Casula, gli stessi studenti degli atenei potrebbero essere resi partecipi del progetto, ricevendo un congruo numero di crediti per accompagnare colleghi disabili e prendere gli appunti per loro. La lotta di questa madre riuscirà a far sì che Federico possa continuare a coltivare il proprio talento letterario, già ampiamente manifestato tramite la realizzazione di testi teatrali e poesie?