Folle di gelosia, senza nessun altro pensiero che quello di "eliminare" entrambi: la sua ex e il suo nuovo compagno. Tant'è che, a cose fatte, è stato proprio lui ad avvisare le forze dell'ordine e si è consegnato alla polizia con remissiva accettazione. Ieri sera a Chirignago, periferia di Mestre, un uomo si è reso responsabile di un doppio crimine, un episodio da thriller: ha invitato a cena nella sua casa una coppia, un uomo italiano e una donna dell'Est con il preciso intento di ucciderli. Si è trattato di un duplice omicidio volontario premeditato.

Invito a cena con agguato mortale

L'omicida, un 50 enne italiano di cui per il momento gli inquirenti non hanno reso note le generalità, ieri sera ha invitato a cena nella sua abitazione al primo piano di un tranquillo condominio di via Abruzzo alla periferia di Mestre, una coppia di "amici", un uomo anche lui italiano e una donna russa (anche delle vittime per il momento non sono stati comunicati i nominativi), tutti e due di trenta anni.

Un invito che è stato un vero e proprio agguato, perché il padrone di casa aveva un preciso piano in mente: uccidere i suoi ospiti. Durante la cena, infatti, ha tentato di drogarli mescolando nei bicchieri dei commensali una sostanza narcotizzante. Sembrerebbe che prima abbia usato del sonnifero, poi del cloroformio.

A seguire, la donna durante la notte, è stata soffocata vicino alla camera da letto. L'assassino si è quindi accanito con estrema violenza sull'uomo, il suo "rivale" in amore, e l'ha ucciso con un bastone. Poi avrebbe tentato di trascinarlo all'esterno, perché negli spazi comuni del condominio di via Abruzzo c'era una grande macchia di sangue.

Dopo l'omicidio ha chiamato il 113

Era in stato confusionale e sotto choc l'omicida quando dopo aver compiuto il duplice omicidio, all'alba ha chiamato la polizia raccontando cosa era accaduto e invitando gli inquirenti a raggiungerlo a casa dove si è fatto arrestare senza opporre la benché minima resistenza.

Con le volanti sono intervenute la squadra mobile e la scientifica della polizia di Stato, che per tutta la mattina, su delega della procura di Venezia, hanno fatto rilievi nell'appartamento, oltre ad interpellare i vicini di casa.

Dalle prime informazioni, si è appreso che i condomini non si sono accorti di nulla se non quando hanno sentito trambusto per l'arrivo delle volanti giunte ad arrestare il loro dirimpettaio.

Sconvolti gli inquilini e la mamma dell'omicida

Gli inquilini lo descrivono come una persona discreta e riservata, un uomo molto solitario e di poche parole con cui non avevano mai avuto problemi di vicinato. Aveva avuto una relazione con la donna russa invitata a cena ieri che nel frattempo aveva iniziato una nuova relazione e questo deve aver fatto esplodere una gelosia mai sopita.

La prima ad arrivare sul posto con un parente è stata la mamma dell'assassino dopo che alcuni vicini l'avevano avvertita che davanti casa del figlio c'era, inspiegabilmente, tanta polizia. E così la donna sconvolta, è venuta a scoprire tutto quello che era accaduto nelle precedenti terribili ore e che il figlio, reo confesso, era stato arrestato.