La Blue Whale Challenge (letteralmente "Balena Blu") è un "gioco" della durata di cinquanta giorni in cui bisogna seguire terribili sfide che portano al suicidio. L'ultima di queste, infatti, consiste nel "tuffarsi" dal palazzo più alto della città, dando fine alla propria vita.

Bastano poche ore per firmare una crudele e insopportabile condanna a morte

Partecipare alla Challenge è incredibilmente facile. Bisogna semplicemente pubblicare un tweet o un post su un popolare social network (www.vk.com), ribattezzato come il "Facebook Russo". Tramite una serie di hashtag come #iamawhale o #bluewhalechallenge, un curatore, cioè chi detta e fa rispettare le regole del gioco, può contattare qualsiasi account dopo appena quattro ore, come dimostrato in questo video.

Il servizio "delle Iene" mette al corrente il pubblico sulle minacce di questo orrore

In Italia, genitori e ragazzi conoscono i pericoli di questo atroce "gioco" grazie a un servizio di venticinque minuti trasmesso durante il programma televisivo "Le Iene", in onda in prima serata su Italia Uno. In Italia, fino ad oggi, sono stati contati molti casi riconducibili a questo "gioco". Purtroppo, si tratta solo di supposizioni, poiché nessuna prova riesce a confermare definitivamente queste tesi. Da quel giorno, però, la Polizia Postale continua a ricevere segnalazioni di casi sospetti e sta indagando sul possibile curatore italiano. Molto probabilmente, si tratta di un sedicenne calabrese non ancora identificato.

I filmati contraffatti mandati in onda non convincono

Il servizio mandato in onda ha spaventato alcuni, ma non ha convinto altri. I filmati del servizio, infatti, non sono autentici e sono stati inseriti con molta leggerezza, come dichiarato da Matteo Viviani, autore del servizio, in un'intervista a "Il Fatto Quotidiano". Alcuni hanno addirittura considerato il fenomeno killer una vera e propria bufala paragonandolo al caso stamina.

Viviani, però, si difende dalle accuse spiegando che il fenomeno c'è anche se quei video sono falsi e scollegati dalla "Blue Whale Challenge".

Questo post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale delle Iene, invece, contesta le insinuazioni che definiscono attrici le madri presenti nel servizio. La redazione spiega che il loro dolore non è finzione e comunica di voler parlare ancora di questo agghiacciante fenomeno a settembre, nella nuova stagione.