Ieri alle 11, ore 17 italiane, l'annuncio tanto atteso della NASA: sono stati scoperti altri 219 pianeti extrasolari (cioè orbitanti intorno a stelle diverse dal Sole), dei quali dieci si collocano nella cosiddetta fascia abitabile, vale a dire alla giusta distanza dalla stella affinché possano presentare sulla superficie acqua allo stato liquido.La scoperta è frutto degli ultimi risultati del telescopio spaziale Kepler. Si tratta dell'ottavo catalogo della missione, con il quale è salito a 4034 il numero di pianeti extrasolari attualmente noti, dei quali ben 2235 sono stati effettivamente verificati.

Di questi, almeno 30 avrebbero caratteristiche simili a quelle della Terra, dunque potenzialmente adatti ad ospitare la vita.

L'annuncio della NASA

A dare l'annuncio della scoperta sono stati Susan Thompson, del SETI Institute di Mountain View, in California, e Benjamin Fulton, dell'Università delle Hawaii a Manoa. Si tratta di una scoperta di grande importanza, in quanto interessante punto di partenza per rispondere ad alcune delle domande più complesse a affascinanti di tutti i tempi: "Siamo soli nell'universo?" e "Nella nostra galassia esistono pianeti simili alla Terra?". Il prof. Fulton ha inoltre posto l'accento sulle due tipologie di pianeti riscontrate: alcuni sono rocciosi come la Terra e all'incirca delle medesime dimensioni, altri sono gassosi e più piccoli di Nettuno.

I pianeti appartenenti alla seconda categoria non sono adatti ad ospitare la vita, in quanto non presentano superficie o la nascondono sotto un'atmosfera troppo spessa.

Siamo soli nell'Universo?

La ricerca di vita extraterrestre è lo scopo primario del SETI (acronimo di Search For Extraterrestrial Intelligence), che da anni scandaglia l'universo osservabile col tentativo di captare segnali provenienti da altre civiltà evolute nella galassia.

Un compito ambizioso ma non del tutto impossibile se teniamo conto della vastità dello spazio: oltre duecento miliardi di stelle nella nostra galassia e oltre cento miliardi di galassie nell'universo che possiamo osservare con gli strumenti a nostra disposizione. Le ultime scoperte scientifiche ci dicono che i pianeti del sistema solare non costituiscono affatto un "unicum" nell'universo e che intorno ad altre stelle orbitano decine di nuovi pianeti, alcuni dei quali potrebbero avere caratteristiche simili, o perfettamente identiche, a quelle terrestri.