Una neonata con problemi al cuore è deceduta, lunedì scorso, in Sardegna. La Procura di Sassari ha già aperto un'inchiesta e disposto l'esame autoptico sul corpicino della piccola. Il cuore di Alessia Murgia ha cessato di battere presso la clinica pediatrica dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari. Il tabloid La Nuova Sardegna ha scritto che Alessia era affetta da una patologia cardiaca congenita, per cui era stata sottoposta a sette interventi chirurgici presso l'ospedale pediatrico 'Gaslini' di Genova. La bimba era stata riportata a casa dai genitori lo scorso 27 aprile 2017.

Domenica scorsa, però, la neonata aveva accusato qualche malore ed era stata subito condotta all'ospedale di Sassari.

Cartelle cliniche sequestrate

La piccola Alessia Murgia non ce l'ha fatta. Il suo cuoricino ha smesso di battere lunedì scorso, lasciando nello sconforto i suoi genitori, le sorelline (di 8 e 13 anni) e i parenti. Il padre e la madre della neonata, Gianluca Murgia e Tiziana Spanu, vogliono fare chiarezza sulla luttuosa vicenda e ritengono che la colpa sia delle infermiere. Gianluca, 41 anni, ha detto: 'Le hanno inserito un ago in vena e il suo cuore fragile ha ceduto'. Attualmente nessuno è finito sul registro degli indagati. La Procura ha disposto anche il sequestro delle cartelle cliniche.

Solo al termine dell'autopsia si potrà fare una piccola luce sulla morte della neonata ed eventualmente individuare qualche responsabilità. Attualmente non si conosce esattamente quale sia stata la causa del decesso delle piccola Alessia, bimba che ha avuto una vita brevissima e piena di sofferenze.

Perché Alessia Murgia è morta?

Dopo sette interventi chirurgici, il cuore di Alessia Murgia era tornato a battere in modo irregolare. I genitori, preoccupati, avevano subito portato la piccola in ospedale. Dopo diverse ore al reparto di Neonatologia, la piccola è spirata. Per quale motivo? Una complicanza della cardiopatia congenita?

Saranno gli inquirenti a scoprirlo. I genitori, adesso, non riescono a darsi pace ed imputano l'evento tragico alle infermiere. Secondo loro, quei paramedici non avrebbero dovuto inserire quell'ago nella vena di Alessia. Al giorno d'oggi, grazie alla chirurgia e ad altri trattamenti, le cardiopatie congenite non rappresentano più un problema. L'importante è che i pazienti, una volta adulti, si sottopongano alla terapia farmacologica e ai controlli. Il follow up è determinante specialmente quando la cardiopatia non è stata totalmente allontanata.