Fallou e Aliou, questi i nomi di due cugini senegalesi, annegati domenica 25 giugno intorno alle 15, durante una giornata di festa con tutta la famiglia sul lato novarese del lago d'Orta, nel comune di San Maurizio d'Opaglio. Secondo le prime ricostruzioni, i due cuginetti stavano festeggiando insieme ad altri coetanei e ai parenti la fine del Ramadan in una casa sulle rive del lago, quando hanno deciso di scendere in spiaggia per giocare a pallone con altri bambini. La sfera sarebbe finita nello specchio d'acqua e, per recuperarla, probabilmente i due bambini sono entrati in acqua gradualmente, arrivando fino ad un punto in cui non si toccava.

Non essendo capaci di nuotare, sarebbero entrati nel panico e annegati.

Un'altra ipotesi è che si siano sporti dal bordo di qualche roccia e, mettendo un piede in fallo, possano essere finiti in un gorgo, o in uno di quei mulinelli che si formano spesso nei laghi, non riuscendo più a riemergere.

I tentavi di soccorso da parte dei presenti e dei vigili

Le grida dei bambini hanno immediatamente attirato l'attenzione dei proprietari di un'imbarcazione da diporto che, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a recuperare e a portare a riva uno dei due cugini. Probabilmente però, il ragazzino aveva già ingerito troppa acqua e, per questo motivo, a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo. Nel frattempo, sul luogo della tragedia sono arrivati i carabinieri insieme al personale sanitario del 118 di Borgosesia e i Vigili del Fuoco di Borgomanero.

Il corpo del secondo cuginetto giaceva, ormai esanime, sul fondo del lago: per recuperarlo è stato necessario l'intervento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Torino, giunti in elicottero. La salma di quest'ultimo è stata recuperata intorno alle 19, dopo quasi tre ore di ricerche spasmodiche.

Il Sindaco di San Maurizio d'Opaglio, Diego Bertona, ha voluto esprimere le condoglianze di tutta la comunità cittadina ai genitori dei due bambini, e ha affermato che si tratta di una tragedia che colpisce, nel profondo, tutto il Comune.

I genitori dei due cugini annegati fanno parte della folta comunità senegalese della provincia di Novara, e sono in Italia da oltre 20 anni, lavorando come operai nel comparto delle rubinetterie, secondo quanto riferisce il quotidiano "La Stampa".

Gli altri due incidenti avvenuti domenica 25/6

Nelle stesse ore, in provincia di Lodi, un ragazzino di circa tredici anni è scomparso nelle acque del fiume Adda, mentre stava giocando con il fratello più piccolo.

Secondo le prime ricostruzioni, i due ragazzi sarebbero stati travolti da un'onda di piena e, mentre il minore è riuscito a raggiungere la riva del fiume, il più grande è stato trascinato via, risultando ancora disperso. Le ricerche, tuttora in corso, sono ostacolate dal maltempo che ha fatto ingrossare notevolmente il fiume.

Invece un altro ragazzo di circa 20 anni, che aveva partecipato ad un rave party nei pressi di Vigevano con la sua fidanzata e alcuni amici, è annegato nel fiume Ticino, anche lui trascinato dalla corrente. Si era immerso in acqua per ristorarsi e rinfrescarsi, ma un'onda di piena l'avrebbe colto di sorpresa e travolto. Dato che i partecipanti al raduno erano circa un migliaio, e siccome spesso, durante questi eventi, si consumano abbondantemente alcool e droga, l'autopsia dovrà appurare se il ragazzo avesse bevuto o assunto stupefacenti prima di entrare in acqua.