Oggi in Vaticano Papa Francesco ha tenuto un'udienza alla presenza dei delegati della Cisl, durante la quale ha avuto parole dure contro le Pensioni d'oro. La Cisl, in occasione del XVIII congresso a livello nazionale, era presente con le sue maggiori personalità, tra cui Annamaria Furlan, l'attuale segretario del sindacato. Tornando alle dichiarazioni di questa mattina, oltre a sottolineare il suo disprezzo nei confronti degli assegni previdenziali troppo gonfiati rispetto alle persone "umili", il Pontefice ha anche ribadito la necessità di un nuovo patto sociale per il lavoro.

L'idea del Papa è di far lavorare meno ore chi è alla fine dell'attività, in modo da creare nuove possibilità di lavoro ai più giovani.

Pontefice: 'Pensioni d'oro, un'offesa al lavoro'

Durissimo il passaggio in cui Papa Francesco si è scagliato contro le pensioni d'oro, definendole un'offesa al lavoro. Dichiarazioni che, al momento, non sono state riprese dai politici del nostro Paese, sebbene siano meritevoli di una riflessione profonda, soprattutto perché vanno a combaciare con quelle che sono, da tempo, le richieste dei lavoratori. A partire dai precoci, che da mesi / anni denunciano una situazione divenuta ormai insostenibile. A causa dell'aspettativa di vita legata all'età pensionabile infatti, per i lavoratori precoci a breve non saranno più sufficienti nemmeno 43 anni di contributi per poter andare in pensione.

Il Papa condanna anche le pensioni troppo povere

Secondo Papa Francesco "le pensioni d'oro sono un'offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo povere". Oltre al problema degli assegni pensionistici più elevati dunque, il vescovo di Roma punta il dito anche contro le pensioni che spesso e volentieri non arrivano neanche a 500 euro al mese, rendendo di fatto un inferno la vita a quei pensionati che ogni mese si recano alle poste per ritirare un assegno non sufficiente per concludere il mese in maniera dignitosa.

Un altro passaggio chiave dell'udienza di Papa Francesco in Vaticano, alla presenza del sindacato della Cisl, è stato quando ha affermato che siamo in presenza di una società "stolta" quando quest'ultima costringe di fatto le persone più anziane a lavorare obbligando così le giovani generazioni a restare senza lavoro. Infine, il Papa ha fatto una precisa richiesta al sindacato, chiedendo che la donna venga trattata allo stesso modo nell'ambito lavorativo, denunciando il guadagno minore e lo sfruttamento contro di essa da parte del datore di lavoro.