Martedì 30 maggio, il poliziotto francese ucciso da un jihadista agli Champs Elysées di Parigi, è "convolato a nozze" in una cerimonia post mortem con il suo compagno gay. Il matrimonio tra il defunto Xavier Jugelé ed Etienne Cardiles è stato celebrato nella sede del comune del XIV arrondissement di Parigi, alla presenza dell'ex presidente Francois Hollande e della sindaca della capitale francese, Anne Hidalgo.

La Francia è uno dei pochi paesi in cui i matrimoni postumi sono permessi dalla legge. È necessario, in ogni caso, richiedere ed ottenere un apposito decreto presidenziale.

L’agente di polizia Xavier Jugelé venne ucciso il 20 aprile scorso, mentre era in servizio agli Champs Elysées, una delle zone più famose e suggestive della capitale transalpina. Altri due agenti furono feriti durante l'attacco terroristico: la drammatica vicenda si verificò a pochi giorni dal primo turno delle elezioni presidenziali francesi.

L'attentatore, Karim Cheurfi, di 39 anni ,residente nella periferia est di Parigi, fu ucciso dalle forze di sicurezza. L'uomo era già noto agli inquirenti, poiché aveva trascorso in carcere ben 15 dei suoi 39 anni. Sulla strada, tra la sua auto noleggiata per l’occasione e un furgone della polizia, fu rinvenuto un appunto scritto a mano, nel quale si inneggiava all'Isis.

Su un altro foglio di carta, invece, erano riportati gli indirizzi di alcuni commissariati di polizia parigini.

Nel gennaio 2017, mentre si trovava in libertà condizionata, erano state intercettate alcune sue telefonate, nelle quali diceva di cercare armi perché voleva ammazzare "un bel po’ di poliziotti". Cheurfi, infatti, non aveva mai nascosto il suo odio per le forze dell'ordine.

Chi era il poliziotto ucciso?

Xavier Jugelé, 37 anni, era un attivista per i diritti dei gay. Era unito al suo compagno con un Pacs, una partnership civile, e non aveva figli. La sua uccisione ha fortemente emozionato la Francia, soprattutto dopo il commovente discorso di commiato rivoltogli dal suo partner in occasione della cerimonia funebre.

Etienne Cardiles, in quell'occasione, affermò che non provava odio per quanto accaduto, descrivendo il compagno come un sincero custode della pace.

Originario dalla regione della Loira, nella Francia centrale, l’agente Xavier Jugelé era in servizio nella capitale francese dal 2014. Era stato schierato anche nella notte degli attentati di novembre del 2015 al Bataclan di Parigi. Inoltre era presente anche la sera dell'anno successivo, in occasione della riapertura del teatro. Intervistato da un'emittente televisiva europea, Xavier Jugelé dichiarò: "Voglio celebrare la vita e dire no al terrorismo".

La cerimonia di martedì 30 maggio è stata il primo matrimonio gay postumo celebratosi in Francia, e presumibilmente, nel mondo intero.