Il cerchio delle indagini si stringe intorno al Presidente degli Stati Uniti proprio nel giorno del suo compleanno: il Procuratore speciale Robert Mueller, incaricato da poco meno di un mese di indagare sui presunti contatti intrattenuti tra i collaboratori di Donald Trump e ufficiali russi durante la campagna presidenziale, starebbe ora investigando sullo stesso Trump per ostruzione alla giustizia.

Lo avrebbe appreso il Washington Post da fonti informate sui fatti che hanno richiesto l'anonimato. Secondo il quotidiano americano, Il direttore dell'intelligence nazionale Daniel Coats, Il capo dell'NSA Mike Rogers e il suo vice Richard Ledgett avrebbero già acconsentito a sottoporsi ad interrogatorio.

"Oltraggioso, imperdonabile, illegale"

Non si è fatta attendere la reazione dell'avvocato del Tycoon, Mark Kasowitz, che ha così commentato la fuga di notizie per mezzo del suo portavoce. Del resto il Presidente non aveva certo accolto con quiete istituzionale la stessa notizia che una procura speciale era stata indetta sul Russiagate, definendo quella nei suoi confronti "la più grande caccia alle streghe nei confronti di un politico nella storia americana", e lamentando il diverso trattamento che ai tempi dell'amministrazione Obama era stato riservato alla sua sfidante alle elezioni presidenziali, Hillary Clinton, circa i suoi presunti misfatti.

Nei giorni scorsi erano circolate voci secondo cui Trump, dopo aver rimosso dalla sua posizione il direttore dell'F.B.I James Comey, stesse meditando di far licenziare lo stesso Mueller; voci poi smentite con decisione dalla Casa Bianca.

Nella sua testimonianza in Senato, Comey si è detto certo che il suo licenziamento sia stato dovuto alle sue indagini sulle interferenze russe, nonostante egli avesse assicurato più volte il Presidente circa il fatto che la sua persona non fosse direttamente coinvolta nelle indagini; l'ex direttore ha tuttavia affermato che fosse compito del procuratore speciale stabilire se il fatto costituisse o meno un'indebita revaricazione giuridica.

Lo spettro dell'impeachement: Trump come Nixon?

Lo scoop trapela nel momento in cui la popolarità del nuovo Presidente tocca un nuovo minimo: raggiunge solamente il 37% l'approvazione per il suo operato secondo Gallup. Le accuse sono pesanti: trattasi delle stesse che hanno messo in moto la procedura di impeachement per il 37esimo Presidente USA Richard Nixon, dimessosi per questo motivo, e per il 42esimo presidente Bill Clinton.

Dopo i rimproveri di collusione col Cremlino, che affliggono la presidenza Trump dal giorno dell'elezione, una nuova spada di Damocle pende sulla testa del Presidente: riuscirà il Tycoon a mantenere il potere?