Il Sindaco di Fuscaldo, cittadina in provincia di Cosenza, Gianfranco Ramundo è stato fermato dai Carabinieri che stavano effettuando controlli di routine. Viaggiava sul proprio scooter senza casco e un successivo controllo degli agenti ha permesso di accertare che il mezzo era anche sprovvisto di assicurazione. Il sindaco, il quale è anche consigliere della provincia di Cosenza con delega all’edilizia scolastica, espropri, impiantistica sportiva e patrimonio non ha fatto una bella figura.

Aumentati i controlli dei carabinieri nella zona

Negli ultimi tempi le forze dell’ordine della zona stanno intensificando i controlli perché, negli ultimi tempi, è cresciuto il numero di ciclomotori o altri mezzi di locomozione sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa.

Il fatto che proprio il sindaco della cittadina fosse uno dei trasgressori ha provocato molto clamore, anche per il fatto che alla scena hanno assistito alcuni suoi cittadini.Immediatamente la notizia si è diffusa in tutta la cittadina dell’alto Tirreno cosentino e non sono mancati i commenti ironici sui social network. Ramundo, in questo periodo, è impegnato per organizzare gli eventi estivi sul lungomare e per seguire i lavori di sistemazione del litorale, per cui molti hanno commentato l’accaduto attribuendo ad una distrazione per troppo lavoro. Ad avvalorare la tesi della svista c’è, secondo l’opinione dei molti commentatori sui social network, il fatto che il mezzo del sindaco non è stato sequestrato, segno che sul piano assicurativo la situazione possa essere stata sanata.

A Gennaio il sindaco aveva subito una intimidazione mafiosa

Il 29 gennaio Ramundo aveva subito una intimidazione mafiosa. Ignoti si erano introdotti in una abitazione di sua proprietà e avevano appiccato un incendio al suo interno distruggendo tutto quello che si trovava al suo interno. In quell’occasione furono molti gli attestati di solidarietà, che furono tributati al sindaco, il quale è stato unanimemente apprezzato per il suo impegno per dare una risposta alle problematiche che affliggono la sua comunità.

Inoltre in quell’occasione è stata esaltata la figura di Ramundo, il quale è stato definito uno degli amministratori calabresi perbene presi di mira dall’arroganza della criminalità, la quale non sopporta chi lavora per il bene primario della comunità che è chiamato a dirigere.