Non si placano le tensioni in Corea e stavolta a fare la voce alta è Seul. Il neo eletto presidente Moon Jae-in dopo aver in più occasioni chiesto un trattato di pace alla Corea del Nord, corre ai ripari e si arma per una possibile guerra contro Pyongyang. Dopo l'intervento strategico degli Usa a supporto di Seul e la polemica, sfociata in una vera e propria inchiesta governativa inerente all'ampliamento del sistema anti missile THAAD presente in Corea del Sud, ora il governo Sud Coreano ha progettato missili di media gittata per rispondere alle minacce del dittatore Kim Jong-un.

La Corea del Sud sta per produrre missili in serie

A riferire le indiscrezioni sono fonti giornalistiche locali, le quali confermano che Seul ha completato la progettazione di un missile terra aria in grado di intercettare un eventuale attacco da parte della Corea del Nord. La progettazione del missile, denominato M-SAM, si è conclusa con due mesi di anticipo proprio a causa dell'imminente minaccia di un conflitto con Pyongyang ed i test balistici ne hanno verificato già l'efficacia. Il governo Sud Coreano infatti, vista la positività dei test, ha deciso di effettuare la produzione in massa dei missili ed entro due anni sarà in grado di completare la costruzione di un'intera flotta missilistica in grado di intercettare eventuali attacco con armi a medio raggio che potrebbero colpire il paese.

La minaccia di Kim Jong-un è reale e Seul corre ai ripari

Se la costruzione di missili intercontinentali in grado si supportare testate nucleari, possano essere un deterrente per difendersi da quella che il dittatore Nord Coreano ha definito come 'prepotenza Usa', la minaccia che incombe su Seul da parte di Pyongyang è reale ed incute terrore.

Secondo quanto rivelato da fonti militari locali, sembrerebbe che la Corea del Nord, in caso di conflitto, avrebbe la possibilità di lanciare contro Seul circa 20.000 missili di medio raggio in soli 30 minuti. Un attacco missilistico che potrebbe portare alla morte di quasi mezzo milione di persone solo nella capitale Sud Coreana.

Gli Usa continuano a monitorare la situazione Coreana

Le forze militari americane unitamente a quelle giapponesi, continuano a monitorare le acque antistanti Pyongyang grazie alla presenza di ben due flotte e tre portaerei pronte ad entrare in azione in caso di eventuale ordine. Attualmente il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha più volte invocato l'inasprimento delle sanzioni nei confronti della Corea del Nord ma attualmente il dittatore Nord Coreano Kim Jong-un ha riferito di essere intenzionato a continuare i test missilistici e di non voler cedere alle minacce delle Nazioni Unite e soprattutto degli Usa.