Durante la giornata di ieri sono state avvertite delle scosse nel Teramano a Pescara e a Rieti. L'epicentro del Terremoto è stato nel comune di Pizzoli, in provincia dell'Aquila in Abruzzo. Oltre la paura, fortunatamente, la popolazione non ha riportato danni importanti. Le scosse però, hanno aperto la strada a molti quesiti, soprattutto dopo gli avvenimenti dello scorso anno. Le domande principali sono: dobbiamo temere altre scosse più forti? Tutto questo ha qualcosa a che fare con i vulcani che sorgono nel territorio italiano? Andiamo a vedere la questione nel dettaglio, analizzando i dati forniti dall'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).

Terremoto del 09-06-2017

Le scosse che si sono susseguite nella zona di Pizzoli (AQ) sono state 5:

  • ore 14:15:43 di magnitudo 3.9
  • ore 14:17:33 di magnitudo 2.9
  • ore 14:19:03 di magnitudo 2.7
  • ore 14:21:08 di magnitudo 2.3
  • ore 19:45:34 di magnitudo 2.1

Come riporta l'Ansa, la sismologa del Centro Nazionale Terremoti, ovvero Lucia Margherita, spiega che la scossa registrata alle 14.15 del 09-06-2017 fa parte della sequenza sismica del 24 agosto. I geologi erano a conoscenza del fatto che stesse per arrivare una scossa del genere, poiché sapevano che la faglia interessata si fosse riattivata da mesi. In questa zona i terremoti registrati al giorno sono circa 100. Ma c'è da chiedersi se tutto questo abbia qualcosa a che fare con i nostri vulcani.

Infatti nelle scorse settimane, dei ricercatori hanno affermato che i Campi Flegrei stiano per eruttare. Vediamo adesso la situazione di due dei vulcani italiani.

Vulcani: il Vesuvio e i Campi Flegrei

Nonostante nelle scorse settimane abbia cominciato a circolare con una certa insistenza la notizia che il livello di allerta del Vesuvio fosse aumentato e l'OV (Osservatorio Vesuviano) l'avrebbe tenuto nascosto, il livello di allerta rimane Verde.

Infatti il vulcano partenopeo non presenta significative deformazioni del suolo e nonostante nel mese di maggio ci siano state 58 scosse, la situazione rimane stazionaria. Anche le indicazioni fornite dalla geochimica dei fluidi non evidenziano trend significativi. Da tutti questi dati possiamo evincere che non ci saranno eruzioni a breve termine.

Mentre, per quanto riguarda i Campi Flegrei, l'unico parametro che ha subito una variazione e che gli scienziati stanno analizzando, è stato quello fornito dalla Rete Trigonometrica. In questo caso, il livello di allerta rimane giallo.