"Non voglio morire, ma so che sto per andare in cielo, vi aiuterò da lì". Era per aiutare la sua famiglia che a 26 anni aveva lasciato a malincuore per andare a Londra, e anche gli ultimi suoi pensieri, gli ultimi messaggi prima di essere inghiottita dalle fiamme, sono stati tutti per i suoi cari. Gloria Trevisan, ufficialmente ancora dispersa con il suo fidanzato Marco Gottardi nel rogo che ha distrutto Greenfell Tower, il grattacielo di Londra dove abitava, ha lasciato messaggi vocali di ringraziamento e di addio ai suoi genitori.

Si era laureata con 110 e lode in architettura, ma era stata costretta a partire perché nell'Italia di oggi le offrivano solo 300 euro al mese.

La coppia di architetti viveva da tre mesi al 23esimo piano della Greenfell Tower distrutta da un incendio per cause ancora da accertare. Il bilancio dei morti è ancora provvisorio, ma forse sono un centinaio.

Gli ultimi messaggi di Gloria

Negli ultimi messaggi vocali di Gloria per la mamma e il papà c'è solo amore e gratitudine: "Grazie per quello che avete fatto per me", dice in uno. E in un altro: "Sto per andare in cielo e da lassù vi aiuterò". Era felice Gloria: a Londra da tre mesi con uno stipendio di 1800 sterline, stava realizzando il suo sogno di aiutare la sua amata famiglia messa in difficoltà economiche da un contenzioso con le banche per cui aveva perso la casa all'asta pochi mesi fa.

L'avvocato di famiglia: non ci sono più speranze di trovarli in vita

Il dolore della famiglia è troppo grande per riuscire a parlare. E molto provata è anche Cristina Sandrin, l'avvocato di famiglia che, interpellata dai giornalisti ha raccontato di aver sentito le ultime cinque drammatiche registrazioni e che non ci sono motivi per sperare che i ragazzi possano essere ritrovati vivi.

L'avvocato ha raccontato che il dramma è stato vissuto interamente e coscientemente da Gloria e Marco: entrambi i ragazzi stavano dando un addio con i loro messaggi. Non si sa se e come saranno ritrovati i loro corpi. La famiglia ora spera solo che gli vengano restituiti per seppellirli e avere una tomba su cui piangere.

I due ragazzi si erano conosciuti al'università di Venezia.

Dopo la laurea che lo sorso ottobre entrambi avevano conseguito con il massimo dei voti, tre mesi fa avevano scelto di trasferirsi a vivere a Londra per non pesare sulle famiglie, anzi al contrario aiutarle. A Camposampiero, nel padovano, paese natale di Gloria stasera ci sarà una veglia di preghiera.

L'incendio, una tragedia annunciata

La Greenfell Tower è stata incenerita in poche ore da un incendio devastante e ridotta a uno scheletro annerito, dopo scene apocalittiche tra urla, disperazione e persone che si lanciavano nel vuoto per sfuggire alle fiamme, che hanno ricordato in piccolo l'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001, ma stavolta il terrorismo non c'entra. Il "grattacielo proletario" di 24 piani abitato da centinaia di famiglie di lavoratori della middle class e immigrati, inaugurato nel '74, dopo un incendio sfiorato nel 2013, l'anno scorso era stato sottoposto dalla società privata che lo gestiva, la Kensington and Chelsea Tenant Management Organisation, a un intervento di risistemazione per quasi 10 milioni di sterline.

Ma un combattivo comitato di cittadini aveva denunciato la mancanza di un sistema anticendio efficace, materiali scadenti, rivestimento isolante plastico profeticamente denunciato infiammabile e pericoloso. Si sarebbe trattato, dunque, di una tragedia annunciata.