Oggi una rapina ad una gioielleria di Pisa, in Via Battelli, è finita con la morte di uno dei 2 rapinatori. Ad ucciderlo sarebbe stato il gioielliere ma è ancora presto per trarre delle conclusioni dal momento che gli inquirenti stanno ancora effettuando i rilievi del caso. I rapinatori infatti, si sono introdotti nel negozio proprio a ridosso dell'orario di chiusura, alle 20.00 di questa sera, 13 giugno. E' scattato subito l'allarme: gli uomini erano armati, probabilmente di armi tradizionali e non giocattolo, ma anche questo è da appurare. Non era la prima volta che la gioielleria veniva presa di mira e il gioielliere, Daniele Ferretti, si era premunito con un'arma.

Che questa volta ha usato contro i 2 malviventi, colpendo il primo uomo, un 30enne straniero, che poi è spirato, mentre il secondo si è dato alla fuga ed è tuttora ricercato dalle forze dell'ordine. L'arma del gioielliere è regolarmente detenuta e registrata. Poche ore fa l'uomo si trovava in negozio con sua moglie. Entrambi i coniugi sono stati accompagnati alla caserma dei carabinieri per essere ascoltati in merito all'accaduto. Il sostituto procuratore Paola Rizzo è arrivato poco fa sul luogo dell'evento per cercare di ricostruire i dettagli dell'accaduto. Il corpo senza vita del rapinatore si trova tuttora all'interno della gioielleria, in attesa di essere rimosso dal personale competente.

Il secondo bandito è fuggito a piedi e se ne sono perse le tracce: probabilmente c'era un mezzo ad aspettarli a poca distanza dalla gioielleria.

Psicosi da rapina

Come prevedibile, un conflitto a fuoco che ha causato la morte di un rapinatore, genererà polemiche su polemiche sulla necessità di detenere un'arma in situazioni a rischio come quella odierna.

Vedersi puntare un'arma contro può scatenare istintivamente reazioni incontrollate, soprattutto se si tratta dell'ennesimo tentativo di privare qualcuno dei propri beni. Daniele Ferretti, l'orefice 69enne che oggi ha sparato, in passato aveva subìto diverse rapine ed in una di queste, 18 anni fa, era stato brutalmente picchiato, accoltellato e abbandonato nel suo negozio con le saracinesche abbassate; sarebbe potuto morire se non l'avessero trovato in tempo. L'ultima rapina subita dal commerciante era avvenuta solo poco più di un anno fa. Immediato il messaggio social di Matteo Salvini, che ha espresso solidarietà al gioielliere.