Mentre la mamma è "immersa" nei social ad aggiornare il suo profilo e a chattare, la figlia neonata affoga. Morire a causa di Facebook, o della dipendenza da Facebook della propria madre: Cheyenne Summer Stuckey, di 21 anni, ha cagionato la morte della figlioletta, Zayla Hernandez, di soli 6 mesi lasciandola da sola nella vasca da bagno per stare al computer. La tragica notizia che arriva dalla città di Reno in Texas racconta un fenomeno dei nostri tempi.
A sei mesi lasciata incustodita nella vasca da bagno
Interrogata dalla polizia, la giovane madre ha ammesso di aver lasciato la bambina sola nella vasca da bagno della sua casa di Reno in Texas con l'acqua aperta, ma ha detto di essersi distratta non più di 2 minuti e che al suo ritorno la piccola era già affogata.
L'ha trovata che galleggiava a testa in giù, ha provato a chiamarla ma non rispondeva, ha cercato di rianimarla e non sapeva come fare. Portata in ospedale, al Texas Azle Hospital, la piccola è stata dichiarata morta e i medici hanno subito allertato le forze dell'ordine che hanno arrestato la madre, ora trasferita nella prigione di Parker County, e avviato un'indagine.
Le bugie della madre sconfessate dagli inquirenti
La giovane madre che ha già altri 3 figli, 2 gemelle di 4 anni e un bambino di 2 anni, ha sostenuto di essersi distratta e allontanata al massimo per 2 minuti perché richiamata dal pianto di un altro dei suoi figli e dal volume alto della televisione. Anche fossero andate così le cose, una disattenzione del genere sarebbe stata ugualmente grave e intollerabile, ma gli inquirenti hanno appurato che la madre ha mentito e la terribile verità è ben altra.
La mamma si è completamente dimenticata della figlia per circa 20 minuti, tempo che ha dedicato, come riscontrato dagli investigatori dai controlli fatti sul computer, a controllare ed aggiornare il suo profilo Facebook, oltre che impegnata nella messaggistica social con due persone. Gli altri 3 figli sono stati dati in affidamento e sulla pagina "Gofundme" è stata avviata una campagna per raccogliere fondi per il funerale della piccola.
Come riporta anche l'editoriale "Sun", la polizia sta completando le indagini.
Madri che dimenticano i figli
La cronaca recente ha raccontato la drammatica vicenda della mamma che ad Arezzo ha dimenticato la figlia di 18 mesi in auto ed è purtroppo morta. Gli esperti spiegano che in condizioni di stress e di tensione psicologica, per quanto possa essere impensabile, può capitare a una madre o a un padre di dimenticare un figlio nell'auto, in una sorta di black out mentale.
Diverso il caso della dipendenza patologica da Facebook. Il “Pew Research Center”, organizzazione no profit che si occupa di studiare l'impatto della Tecnologia sulla vita delle persone, ha condotto negli Stati Uniti nel 2015 un’indagine telefonica su circa 2000 soggetti sopra i 18 anni per conoscere le abitudini dei genitori e non genitori rispetto ai social media. Ed è emerso che il 53% delle madri accede molto più frequentemente a Facebook rispetto ai padri (fermi al 33%) anche molte volte al giorno, complice a volte la ripetività e monotonia della vita domestica, fino a sviluppare una patologia. La dipendenza "social", se da una parte fa affiorare un disagio nascosto e preesistente, porta purtroppo a un distacco dalla realtà. Come in questo terribile caso.