Un elicottero della Polizia Scientifica del Venezuela ha lanciato delle granate sul palazzo della Corte Suprema a Caracas, dopo aver sparato 15 colpi di arma da fuoco contro l'edificio del Ministero degli Interni. L'Attacco, avvenuto nel pomeriggio di ieri, 27 giugno, che non ha provocato vittime, è stato denunciato in diretta televisiva dal presidente Nicolas Maduro, che lo ha definito un atto terroristico, deliberatamente volto a rovesciare il suo governo. L'autore del gesto, ha continuato Maduro, sarebbe Oscar Pérez, ex comandante del CICPC, che aveva prestato servizio anche al Ministero della Giustizia, ora ricercato dalla Guardia Nazionale.

La capitale è stata blindata con un forte dispiegamento di forze di sicurezza, con posti di blocco che impediscono il traffico. Palacio Miraflores, sede della presidenza, è stato circondato da carri armati leggeri per ragioni di sicurezza.

Il post su Instagram

Pérez, poco dopo l'attacco, ha postato un video-manifesto sul suo profilo Instagram. In questo video l'ex comandante, che appare con la divisa militare davanti ad altri quattro uomini armati di fucili militari, afferma di parlare a nome dello stato e invita il popolo venezuelano ad unirsi ai soldati e ai poliziotti per rovesciare il governo, che definisce "criminale" del presidente Maduro. Pérez, fuggito, dopo l'attacco di Caracas è ora ricercato dalla Guardia Nazionale.

L'attacco

Molti i residenti di Caracas che hanno assistito all'attacco e lo hanno fotografato e filmato. Subito dopo l'attacco ha cominciato a circolare sui più importanti canali social un video dell'accaduto. In esso si vede un piccolo elicottero che vola sopra la Corte Suprema, descrivendo dei cerchi, poi si sente una forte esplosione e.

quando l'elicottero scompare dall'inquadratura, si sentono vari colpi di arma da fuoco. L'elicottero, appartenente alla più importante forza di polizia venezuelana, la CICPC, esibiva su lato uno striscione con lo slogan "Libertà. Aricolo 350", in riferimento all'articolo 350 della Costituzione del Venezuela, che autorizza la rivolta del popolo contro i governi antidemocratici che violino i diritti umani.

Secondo il comunicato diffuso dal Ministro della Comunicazione Ernesto Villegas, l'elicottero usato da Pérez per l'attacco era stato rubato. Sono stati prima esplosi 15 colpi contro il palazzo del Ministero degli Interni, poi è stata lanciata una granata sulla Corte Suprema. Il boato udibile nel video sembrerebbe confermare che almeno una granata sia esplosa, invece il presidente Maduro sostiene che nessuna delle granate abbia funzionato. Nel comunicato di Villegas si parla di due delle quattro granate sarebbero state lanciate contro i soldati della Guardia Nazionale che si trovavano davanti alla Corte Suprema. Maduro conferma che non ci sono stati feriti, anche se la conta dei danni continua.

Gli scontri e le tensioni

Dopo l'attacco si sono verificati momenti di tensione intorno all'Assemblea Nazionale, il Parlamento venezuelano. Alcune decine di manifestanti vicini al governo hanno circondato l'edificio, impedendo per ore l'ingresso e l'uscita dei parlamentari, e hanno lanciato alcune bombe di fattura artigianale. I soldati della Guardia Nazionale hanno evitato di intervenire, lasciando che la situzione si risolvesse da sola.