La vicenda giudiziaria che sta interessando Virginia Raggi, esponente del movimento 5 stelle e sindaco di Roma, sembra esser giunta a una svolta. Proprio oggi, 20 giugno, la procura di Roma le ha notificato ufficialmente l'articolo 415 bis, naturale preludio a una richiesta di rinvio a giudizio. Sembra dunque esser sempre più probabile l'istituzione di un processo a carico della Raggi, accusata di abuso d'ufficio per quel che riguarda la nomina di Salvatore Romeo a capo della sua segreteria politica, dimessosi in seguito all'esplosione dello scandalo.

Sul sindaco pende inoltre un altro carico giudiziario di non poca rilevanza, legato alla nomina di Renato Marra a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio. Secondo la procura, quindi, il sindaco avrebbe nominato funzionari in maniera irregolare e mentito al responsabile anti-corruzione del Comune di Roma.

Le accuse alla Raggi

L'articolo 415 bis, previsto dal codice di procedura penale, notifica formalmente l'avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari. Questo contiene in via sommaria l'enunciazione del fatto per il quale la procura di riferimento intende procedere e le norme di legge che si assumono violate. Un atto formale, dunque, dovuto all'indagato qualora la procura non disponga l'archiviazione delle indagini e che preclude una richiesta di rinvio a giudizio.

Quest'ultima, una volta accettata ufficialmente dal Giudice, decreta l'avvio di un processo. Virginia Raggi, nello specifico, è indagata per aver avuto un ruolo centrale nel passaggio di carica di Salvatore Romeo da funzionario nel dipartimento Partecipate (39mila euro annui) a guida della sua segreteria politica (quasi 120mila euro annui).

Altra questione quella relativa alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele. In questo caso il sindaco avrebbe mentito a MariaRosa Turchi, responsabile anticorruzione del Comune, dichiarando di aver agito in totale autonomia.

Stando alle ultime rilevazioni, invece, sembra che la Raggi non abbia preso parte in alcun modo al procedimento di selezione di Marra, né tantomeno che fosse consapevole dell'aumento di stipendio che questa nomina avrebbe comportato.

Le richieste di archiviazione

La procura di Roma ha invece chiesto l'archiviazione per Virginia Raggi per l'accusa di abuso di ufficio riguardo alla nomina di Renato Marra. Lo stesso vale per la nomina di Carla Raineri a capo di gabinetto del Comune.

Richiesta inoltre l'archiviazione per Paola Muraro, ex assessore all'Ambiente, per il reato di abuso d'ufficio in relazione all'inchiesta degli impianti di via di Rocca di Cencia e di via Salaria.