Venerdì scorso, al palazzo Meridiana, si è tenuto un convegno medico organizzato dall'ospedale Gaslini di Genova con la Fondazione Menarini. I partecipanti, una settantina tra medici, infermieri e ricercatori, hanno da subito avvertito i sintomi di quella che inizialmente sembrava una banale influenza: dolori addominali, vomito, diarrea, febbre alta. Poi un sospetto fondato: tutti avevano partecipato a quel convegno ed avevano gustato le pietanze del catering offerto per l'occasione. Probabilmente, complice il caldo e una loro cattiva manipolazione e conservazione, gli alimenti del rinfresco si sono rapidamente deteriorati innescando il proliferare di germi e causando un'epidemia di salmonella.

5 i casi più gravi, oltre 60 operatori sanitari sospesi

Almeno 5 tra medici, infermieri e ricercatori hanno accusato i sintomi più gravi, ma per precauzione la direzione ospedaliera ha deciso di sospendere tutti gli operatori sanitari che avevano preso parte al meeting scientifico. Anche coloro che non hanno accusato alcun sintomo resteranno a casa per qualche giorno, onde evitare l'eventuale diffusione dell'infezione tra colleghi e pazienti. La direzione sanitaria del Gaslini ha inoltre segnalato l’emergenza all’Asl 3, per cui sono state aperte le indagini per scoprire quale agente patogeno abbia effettivamente causato l'intossicazione. Ad eseguire tutte le analisi del caso, che confermeranno o meno la salmonellosi, sarà la sezione “Igiene degli alimenti” diretta da Ersilia Maria D’Aste.

Salmonella: norme igieniche per evitare la contaminazione

I fatti avvenuti a genova, ancora del tutto da verificare, si sarebbero potuti evitare seguendo delle semplici norme igieniche e con la giusta cottura, manipolazione e conservazione degli alimenti offerti durante il rinfresco ai malcapitati ospiti. La trasmissione della Salmonella avviene infatti per via oro-fecale, attraverso animali infetti o loro derivati, attraverso acque contaminate e persino attraverso il contatto con superfici contaminate.

Ma gli alimenti rappresentano la principale via di trasmissione di questa tossinfezione alimentare. Ecco come evitarla:

  • Cura dell'igiene personale: chi presenta sintomi di intossicazione alimentare, quali vomito o diarrea non dovrebbe mai mettersi ai fornelli (che si tratti in casa o ancor peggio in un bar o ristorante). Lavarsi spesso le mani, prima, durante e dopo la manipolazione degli alimenti;
  • Frutta e verdura: lavarla bene e porre attenzione al taglio (possibile contaminazione tra superficie esterna non perfettamente pulita ed interno dell'alimento);
  • Cuocere bene carne, pollame e uova: anche creme e gelati preparati con uova non pastorizzate possono trasmettere tossinfezioni alimentari. Le uova andrebbero sempre lavate prima di romperle e comunque porre la massima attenzione affinché l'esterno dell'uovo non entri in contatto con il suo interno;
  • Lavare bene utensili e macchinari, contenitori e superfici che entrano in contatto con gli alimenti: ad esempio non utilizzare mai lo stesso coltello per tagliare prima la carne cruda e poi quella cotta;
  • Mantenere gli alimenti alla giusta temperatura di conservazione: ad esempio può essere utile frazionare gli alimenti preparati in piccole porzioni per ottenere un rapido abbattimento della carica batterica in freezer.
  • Conservazione degli alimenti in dispensa e delle derrate alimentari di bar e ristoranti: conservare gli alimenti in un luogo fresco ed asciutto, lontano da roditori ed insetti