Dopo il professore, arriva il viceprefetto. In questo periodo, non a torto, l'allerta sulle molestie sessuali è altissima: sempre più persone, donne o uomini che siano, stanno trovando un ambiente che sappia metterli a loro agio e a parlare di ciò che hanno subito, evitando quella perniciosa omertà che ha tante volte - tristemente - salvato i molestatori. Non è questo il caso di Antonino Contarino, viceprefetto, che ancora oggi si ritrova incriminato per dei contatti inappropriati tenuti ormai due anni fa.

I fatti

Bagnara (RC) - Stando all'accusa, due donne una mattina si sarebbero presentate nell'ufficio del Contarino in cerca di lavoro.

All'epoca dei fatti l'uomo era commissario prefettizio presso il comune di Bagnara, provincia di Reggio Calabria. L'uomo ha svolto a tutti gli effetti la funzione di sindaco fino al 2016 essendo stato il comune commissariato per mafia. Ascoltate le richieste delle donne, il viceprefetto le avrebbe accompagnate alla porta, rassicurandole che avrebbe fatto il possibile per accontentare le loro richieste. In questo momento Contarino approfitta della vulnerabilità delle donne lasciandosi andare a palpeggiamenti nelle parti intime prima di congedarle definitivamente. Nonostante lo shock e nonostante il bisogno di quel lavoro, le vittime decisero di non tacere e di correre immediatamente presso la Stazione di comando dei Carabinieri, denunciando il tutto.

Un ulteriore episodio

Le indagini della procura vanno però oltre. Scavando nel passato del molestatore, in effetti, si scorge persino un altro caso di molestie legato al viceprefetto riguardante una donna, affittuaria di un appartamento di proprietà dell'uomo. Contarino si sarebbe presentato una mattina richiedendo la riscossione del canone affittuario.

Per pendere il danaro la donna si sarebbe girata di spalle e piegata e allora Contarino le avrebbe afferrato il seno cercando in qualche modo di ottenere un rapporto sessuale. La donna a sua volta rifiutò fermamente l'approccio violento del viceprefetto e, prima di denunciare il fatto, lo schiaffeggiò. Il giudice ha disposto per l'uomo gli arresti domiciliari.

La tentata concussione

Per concludere, il processo nei confronti del funzionario amministrativo non si fermeranno alle accuse per molestie sessuali. Infatti, sembra che Contarino si sia anche macchiato di tentata concussione nel periodo di commissariato prefettizio nel piccolo comune.

La speranza è che avvenimenti come questi non facciano perdere alle persone fiducia nelle forze dell'ordine, che invece spesso impediscono questi tragici eventi piuttosto che favorirli.