Un viaggio a Medjugorje, cittadina della Bosnia-Erzegovina nota per il santuario, è diventato un'odissea per otto fedeli italiani, residenti a San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso. In realtà, all'andata era filato tutto liscio; i problemi si sono presentati al ritorno, quando il furgone è stato fermato dalla Polizia croata, alla dogana tra Bosnia e Croazia. Gli agenti, dopo aver visionato la documentazione del mezzo, hanno scoperto che quel furgone era stato rubato. I fedeli italiani sono stati arrestati e costretti a seguire per 30 km l'auto dei poliziotti, per giungere in caserma.

15 ore in caserma

Brutta disavventura quella occorsa a un gruppo di fedeli italiani in Croazia. Un tranquillo viaggio al santuario di Medjugorje si è trasformato in un incubo. Nessuno degli otto italiani si era accorto che il furgone su cui viaggiavano era rubato. I poliziotti croati, però, durante il controllo, se ne sono resi conto subito e, per questo, hanno arrestato i fedeli. Questi sono stati trattenuti per 15 ore in caserma. Alla fine le autorità croate e italiane sono riuscite a capire quale fosse il problema. Gli otto fedeli non erano certo ladri. Quel mezzo era stato rubato un paio di anni fa al noleggiatore italiano e poi ritrovato in Montenegro. L'Interpol lo aveva ritrovato e riconsegnato al proprietario, raccomandandogli di cambiare il numero di telaio, visto che i ladri lo avevano reimmatricolato nell'ex Jugoslavia.

Il noleggiatore, purtroppo, non si era ricordato di effettuare tale operazione e gli otto fedeli ne hanno subito le conseguenze.

Il turismo religioso è sempre 'vivo'

A Medjugorje, ogni giorno, si recano moltissimi fedeli. Il santuario è uno dei più famosi al mondo insieme a quelli di Lourdes e Fatima. Gli otto italiani volevano passare qualche giorno di relax in Bosnia Erzegovina e pregare un po' nel celebre santuario.

In effetti tutto era andato per il verso giusto. I problemi sono arrivati al ritorno.

Il turismo religioso, secondo dati dell'Organizzazione mondiale per il commercio, genera un giro d'affari, nel mondo, superiore ai 18 miliardi di dollari. Quello religioso è indubbiamente il turismo più antico e il più 'tenace'. Secondo recenti stime, nel 2016 il 27% dei 1186 milioni di turisti era rappresentato da persone con interessi culturali o religiosi. Ogni anno, in Italia, il turismo religioso muove 40 milioni di persone, un numero certamente importante anche per l'economia nazionale.