La Generazione Millenian o #generazione Y è quella dei nati tra il 1980 e la fine del 2000. I giovani di questa generazione sono anche detti Echo Bloomers in quanto propensi ad un consumo ecosostenibile. Sono anche loro, a parte le altre concause, a mettere in ginocchio il mercato del retail dei grandi marchi di moda e sono anche quelli che, secondo una ricerca di Reputation Leaders, ritengono che la formazione continua sia alla base del successo, sono ottimisti e pensano di potersi riciclare nel lavoro fino a realizzare i propri sogni.

Negli Stati Uniti già sono stati chiusi 1.000 store di brand famosi e in Italia la crisi del settore retail ( vendita al dettaglio), si fa sentire dal 2012.

L'e-commerce è certamente una delle cause, come evidenziato da Lorenza Cerbini in un articolo del Corriere della Sera, ma se invece la principale causa fosse una sorta di rivoluzione dei consumi che gli Echo Boomers stanno mettendo in atto?

L'industria della moda inquina

Come da una ricerca iniziata da Greenpeace nel 2011, i grandi marchi come Diesel, Zara, Nike, Gap, Versace, H&M, D&G e molti altri (purtroppo l'elenco è lungo) inquinano, per non parlare dello sfruttamento minorile. Per fortuna la maggior parte di queste aziende in seguito alla campagna di sensibilizzazione di Greenpeace ha sottoscritto il Detox Commitments impegnandosi ad eliminare le sostanze tossiche e inquinanti dal processo di fabbricazione dei loro prodotti.

Purtroppo però sulla questione dello sfruttamento del lavoro minorile siamo ancora in alto mare, come nel caso dei profughi siriani in Turchia dove i bambini scappano dalla guerra e vengono reclutati dalle fabbriche.

Questo è qualcosa di inaccettabile eticamente, anche perchè come scrive Marta Albè, in Turchia per esempio BHRRC (acronimo di Business & Human Rights Resourch Center) "ha evidenziato salari miseri, lavoro minorile e persino violenze sessuali subite da alcuni rifugiati siriani presenti nelle fabbriche di abbigliamento turche che forniscono la merce per il mercato europeo".

Ci sono invece aziende come Be Cotton, Alta Rosa, Filo Biologico, Trame di Storia e tante altre che producono e commercializzano solo abbigliamento biologico e alcune di queste usano solo materie prime dal commercio equosolidale e quasi tutte vendono esclusivamente online.

Con la scelta etica della nuova generazione speriamo ci sarà una crescita esponenziale di questo tipo di aziende.

I grandi marchi sarebbero così contretti definitivamente a riconvertirsi in imprese ecosostenibili e soprattutto etiche.

Pare quindi che se l'analisi è giusta tra i sogni da realizzare degli Echo Bloomers ci sia anche quello di poter vivere in un mondo migliore, ecosostenibile e più giusto, è certo che tutti lo vorrebbero , ma pare che loro agiscano attivamente per riuscirci.