Un noto astrofisico britannico ha nuovamente espresso il timore che gli alieni possano 'saccheggiare, conquistare e colonizzare' la Terra. Il professore Stephen Hawking non ha nascosto le preoccupazioni relative ad una possibile invasione UFO. In buona sostanza il cosmologo di Oxford ha riferito che stabilire un contatto con gli extraterrestri potrebbe produrre conseguenze inimmaginabili. Secondo gli studi effettuati dallo scienziato sul pianeta Gliese 832 ci potrebbero essere tracce di vita aliena. Nell'annunciare l'importante svolta il settantacinquenne ha rimarcato che bisogna muoversi con cautela e verificare tutte le possibili conseguenze di una possibile iterazione con extraterrestri.

Lo studioso ha riferito a news.com.au che un giorno potremmo ricevere segnali da un altro pianeta. 'In questi casi dobbiamo preoccuparci di rispondere". Il fisico ha affermato che il confronto con una civiltà avanzata potrebbe avere lo stesso primo incontro tra Cristoforo Colombo e la popolazione americana. 'Non mi sembra che l'impatto sia stato così positivo'. Stephen Hawking ha paragonato la vita aliena a quella di "rapaci marinai che vagano per il cosmo in cerca di forme di vita da saccheggiare e pianeti da conquistare e colonizzare".

'Il pianeta Gliese 832 è una super terra'

I timori dell'astrofisico non sono cambiate rispetto a quanto dichiarato sul canale Discovery nel 2010. Da quel momento il titolare della cattedra dell'università di Cambridge ha ribadito in più di una circostanza che gli essere umani non sono soli nell'universo.

"Dopo una vita di ricerche ora sto contribuendo ad un nuovo sforzo globale che potrebbe permetterci di arrivare ad una svolta importante". Lo scienziato britannico ha spiegato che il pianeta Gliese 832 ha una massa cinque volte superiore a quella del globo ed una temperatura simile a quella della terra. In sintesi si tratterebbe di una super mondo distante sedici anni luce dal nostro pianeta.

'Nella prospettiva dello spazio non è così lontano'. Nella sua analisi Stephen Hawking ha annunciato che la Terra potrebbe diventare calda quanto Venere ed i recenti cambiamenti climatici sarebbero una testimonianza di questa pericolosa evoluzione.

'Il cambiamento climatico può distruggere il mondo'

Lo studioso ha riferito alla Bbc che la decisione di Trump di uscire dall'accordo sul clima di Parigi per ridurre i livelli di Co2 potrebbe produrre conseguenze catastrofiche.

"Siamo vicini al punto di ribaltamento, dove il riscaldamento globale diventa irreversibile". L'astrofisico di Oxford ha sottolineato che l'azione del presidente degli Stati Uniti potrebbe spingere la terra sull'orlo di un disastro. 'Bisogna rimarcare che Venere registra una temperatura di 250 gradi ed è caratterizzato da continue piogge di acido solforico". Hawking ha chiuso il suo intervento con una previsione nefasta: 'Con questo cambiamento climatico c'è il rischio di un disastro che si concretizzi con la definitiva scomparsa del pianeta'.