Il caldo in questi giorni si sta facendo sentire molto e normalmente chi guida tende a tenere i finestrini dell’automobile aperti. Sicuramente quanto è accaduto ieri a Roma farà riflettere molte persone che abitualmente prendono la macchina per i vari spostamenti.

Donna colpita da siringa lanciata dal finestrino

Intorno alle 13.30 nel quartiere Casal de’ Pazzi, a Roma, all’incrocio tra Via Nomentana e Via Zanardini una signora di cinquantacinque anni si trovava all’interno della sua automobile, con i finestrini aperti, e si stava dirigendo verso l’incrocio di Via Zanardini.

Mentre svoltava a destra sulla via ha sentito un pizzico sul braccio. Nell’immediato ha pensato fosse una puntura di insetto; ha controllato se all’interno della vettura fosse entrato qualcosa, ma purtroppo a pizzicarla non è stato un insetto. Tra il sedile lato guida e la portiera dell’automobile ha visto una siringa di piccole dimensioni “monouso” già utilizzata poiché nella sua parte terminale presentava al suo interno una macchia di sostanza ematica.

Appena ha capito che la puntura era stata provocata dalla siringa si è fermata per vedere se ci fosse qualcuno nelle vicinanze. Molto probabilmente, come ha spiegato la donna, la siringa è stata lanciata da un’automobile adiacente la sua poiché per strada non c’era nessuno.

L’iter al pronto soccorso

La donna si è recata subito al pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma dove le sono stati effettuati prelievi per le epatiti virali (epatite B e C) e un prelievo per l’hiv. Dovrà, inoltre, sottoporsi alla PPE (Profilassi Post Esposizione) per cercare di prevenire l’infezione. Nei prossimi mesi dovrà comunque effettuare dei controlli periodici.

Casi Hiv in Italia

Molti fatti di cronaca hanno denunciato casi in cui le persone si sono punte con delle siringhe. Spesso le siringhe vengono lasciate per terra, nei parchi o per strada. Ogni anno i nuovi casi di Hiv in Italia sono circa 3500; attualmente i sieropositivi sono 130mila, cui va aggiunto un 20% che non sanno di avere il virus.

Inoltre, la maggior parte delle diagnosi, circa il 60%, avviene quando la malattia è già in stato avanzato.

Coloro che rischiano maggiormente di essere punti da siringhe lasciate in giro sono soprattutto gli operatori ecologici e i bambini. Le punture accidentali possono trasferire il sangue e gli agenti patogeni che colpiscono il sangue (i virus dell’epatite B e C e il virus dell’Hiv).

Ieri si è verificata una situazione che molti pensavano impossibile; adesso agli operatori ecologici e ai bambini si aggiungeranno anche gli automobilisti tra i soggetti più esposti a tali incidenti.