Nella serata di ieri, sono stati ritrovati in un garage in zona Ponticelli, a Napoli, i resti del giovane Vincenzo Ruggiero, ucciso per gelosia. Il suo assassino Ciro Guarente sosteneva di averlo ucciso e poi gettato in mare a Licola. Ieri notte la terribile scoperta.

Ritrovati i pezzi del povero Vincenzo

Il giovane attivista gay non è stato gettato in mare, come affermava il suo assassino, ma il suo corpo è stato cosparso di acido, fatto a pezzi e cementificato nel pavimento di un garage nelle case popolari di Ponticelli, un quartiere periferico di Napoli.

Soltanto grazie agli esami del medico legale si è potuto stabilire che effettivamente quei resti in avanzato stato di decomposizione appartenevano a Vincenzo.

L'assassino ha confessato

L'assassino di Vincenzo è Ciro Guarente, un dipendente civile della Marina Militare, che ha già confessato. Il movente è passionale: Ciro non accettava la forte amicizia che il 25enne aveva con la sua compagna, Heven Grimaldi. Il giovane ragazzo era scomparso lo scorso 7 luglio e di lui non c'era più nessuna traccia,. Poi dopo circa 20 giorni di ricerche è stato arrestato e interrogato per circa 12 ore il suo killer, che alla fine ha confessato. Inizialmente, l'assassino ha affermato agli inquirenti di aver gettato il corpo in mare di Vincenzo, dopo averlo ucciso.

Però l'ipotesi del corpo in mare era poco credibile, in quanto le onde avrebbero riportare il cadavere a riva dopo pochi giorni. Ciro Guarente è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

La denuncia è arrivata dalla compagna dell'assassino

È stata Heven Grimaldi, la compagna di Ciro, a denunciare la scomparsa del suo amico Vincenzo con un post su Facebook, in cui spiegava l'accaduto: "Dopo circa una settimana dalla scomparsa di Vincenzo, Ciro aveva comportamenti insoliti e voleva tranquillizzarmi a tutti i costi, affermando che il mio amico era scappato via con un uomo molto ricco.

Ritornando al giorno del terribile episodio, ho domandato ai vicini e ai tappezzieri sotto casa se avessero notizie di Vincenzo, però l'unica cosa che qualcuno mi disse, è che l'avevano visto andare via con delle valigie. Però successivamente, la settimana scorsa sono andata a richiedere informazioni del mio amico, sempre alle stesse persone, che mi hanno detto di essersi confuse, perché con le valigie non era Vincenzo, ma il mio ragazzo Ciro.

Sono rimasta sconvolta da quanto avevo scoperto, ho cercato un riscontro con Ciro però lui mi ha sempre negato di essere stato lì quella sera". Questo quanto scritto da Heven Grimaldi su Facebook, che poi una volta arrestato il compagno ha scritto sempre sul social network: "In una sola volta ho perso il mio compagna di vita e il mio migliore amico e fratello".