Giorni di angoscia per i genitori di Charlie Gard il piccolo di quasi un anno ricoverato al Great Ormond Ospital per cui si è svolta ieri la visita del luminare statunitense Michio Hirano.

La visita di Hirano, luminare U.S.A.

Lo specialista, un neurologo della Columbia University, ha effettuato l'esame del piccolo Charlie congiuntamente ad alcuni colleghi britannici per poter valutare lo stato di salute del piccolo, i danni cerebrali, giudicati dai medici britannici irreversibili, e l'esito di un'eventuale applicazione delle cure sperimentali per cui il neurologo prevede un miglioramento che va da un minimo del 10% ad un massimo del 50%.

Normale alla nascita

Charlie è nato apparentemente sano il 4 agosto del 2016 e solamente dopo circa un mese i genitori si sono resi conto che i muscoli del bambino parevano afflosciati, su consiglio dell'ostetrica si sono recati in ospedale dove hanno scoperto, appena in tempo, la malattia genetica rara del bimbo, una sindrome da deplezione del Dna mitcondriale, appena in tempo perché nell'arco di poco tempo i polmoni hanno smesso di funzionare e da allora Charlie vive grazie alla ventilazione meccanica praticata presso il Great Ormond Street Hospital.

Malattia genetica rarissima

La sindrome da deplezione del Dna mitocondriale è una malattia rara al punto che si conoscono solo altri 16 casi, e l'esito è quasi inevitabilmente la morte perché vengono a mancare gli apporti energetici necessari per far funzionare i muscoli, non si può guarire, si può convivere.

A gennaio i genitori Connie Yates e Charlie hanno dato vita ad una raccolta fondi per portare il piccolo negli Usa per una terapia sperimentale, iniziativa che incontrò l'opposizione dei medici del Great Ormond Street Hospital al punto da sfociare in una battaglia giudiziaria per porre fine, secondo i medici, alle sofferenze del piccolo.

I genitori non si arrendono

I genitori hanno coraggiosamente portato avanti la battaglia giudiziaria fino alla Corte Europea dei diritti dell'uomo che, però, ha respinto le loro richieste e stabilito che fosse staccata la spina.

Respingendo addirittura la richiesta di portare il piccolo a casa per permettere ai genitori di restargli accanto nelle ultime ore.

Per Charlie si è mobilitato perfino il Vaticano che si è offerto di accoglierlo all'Ospedale Bambin Gesù di Roma, ottenendo un rifiuto, e l'opinione pubblica sensibilizzata dalle varie campagne di informazione.

Le pressioni internazionali 'salvano' Charlie

Grazie alle pressioni internazionali e mediatiche i genitori ottengono dal giudice Francis che venga presa in considerazione la terapia “nucleosidica” sperimentale, a base di deossicitidina e di deossitimidina che nella sperimentazione con i topi hanno permesso di allungar loro la vita.

A sostenere la tesi del neurologo statunitense ci sarà anche uno specialista del Bambin Gesù di cui però non è stato divulgato il nome.

A quando la sentenza?

Hirano e gli specialisti che hanno visitato il bambino dovranno poi presentare il referto presso l'Alta Corte di Londra alla presenza del giudice Francis che ha seguito fino ad ora il caso di Charlie.

La sentenza è attesa per il 25 luglio circa quando sarà vicino il primo compleanno del bimbo.

Nel frattempo i genitori hanno saputo che un'altra tessera si è aggiunta al puzzle la difesa del bambino è stata affidata all'avvocato Victoria Butler-Cole fa parte di un'associazione che promuove l'eutanasia, ma ribadisce lei solamente nel caso di adulti consapevoli...